Via libera del Consiglio regionale della Lombardia all'integrazione al PTR (Piano Territoriale Regionale), che prevede lo stop al consumo di suolo vergine, agli oneri di urbanizzazione facili, alle speculazioni edilizie e al degrado urbano e sociale.
"Da adesso in avanti - ha detto l'assessore regionale al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni - Regione Lombardia inaugura l'epoca della programmazione urbanistica ordinata che ci porterà, grazie a regole chiare e condivise da tutti, ad azzerare da qui al 2050 il consumo di suolo agricolo".
PTR E' PUNTO DI PARTENZA. "Questo Piano territoriale – ha spiegato Foroni - non è però il punto di arrivo, ma un punto di partenza. L'altra faccia della medaglia della lotta al consumo di suolo è infatti la rigenerazione urbana, che inizieremo d'ora in avanti a incoraggiare con tutti gli strumenti legislativi a nostra disposizione fino a che non sarà diventata decisamente più vantaggiosa della costruzione ex novo. Ed è nostra intenzione presentare entro marzo del prossimo anno una proposta di legge in tal senso".
GIORNATA DI SVOLTA EPOCALE. "Oggi - ha concluso - abbiamo dato ufficialmente il via libera ad una svolta epocale di cui essere orgogliosi, non solo da un punto di vista legislativo e programmatico di ampio respiro ma anche culturale, se è vero che, in questi anni, già moltissimi Comuni nei loro Piani di governo del territorio hanno adottato e fatti propri alcuni concetti del Piano approvato oggi (ieri, ndr) e della legge regionale del 2014 contro il consumo di suolo che oggi abbiamo integrato".