Via libera dalla Giunta regionale della Lombardia al Programma Energetico Ambientale Regionale (Pear) e i relativi documenti previsti nell'ambito della Valutazione Ambientale Strategica (Vas).
Le risorse ammontano a 175 milioni di euro da Fesr, oltre a 50 milioni di euro da Psr (Piano di sviluppo rurale per un totale di 225 milioni di euro fino al 2020).
LA RIPARTIZIONE DEI FONDI. “90 milioni sono destinati alla riqualificazione degli edifici pubblici; 20 milioni alla mobilità elettrica; 45 milioni all'illuminazione Smart; 20 milioni (Fesr) + 50 milioni (Psr) alla Banda ultra larga”, spiega l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Maria Terzi.
“Il Pear - spiega ancora Terzi - si fonda sull'assunto che tramite un unico principale obiettivo, che è il risparmio energetico, si possano centrare una serie di obiettivi strettamente connessi: obiettivo sulle Fer (Fonti Energetiche Rinnovabili), imposto dal Burden sharing nazionale; riduzione dei gas climalteranti; miglioramento della qualità dell'aria; ridare slancio all'economica lombarda, in particolare per quanto riguarda il settore della Green Economy, ad esempio l'industria della riqualificazione energetica edilizia, industria dell'efficienza energetica e delle fonti rinnovabili”.
“Per raggiungere gli obiettivi - chiarisce l'assessore - sarà comunque fondamentale il concorso di tutti gli attori in gioco trasversalmente a tutti i settori toccati dal Pear: civile (che comprende l'edilizia residenziale e il terziario), industria, trasporti e agricoltura”.
AREE TEMATICHE. Quattro grandi aree tematiche vanno a comporre gli strumenti che vengono messi in campo: normativa e regolazione; semplificazione amministrativa; interventi finanziari; assistenza e accompagnamento agli Enti locali.