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Lombardia, nuova legge su illuminazione esterna e risparmio energetico

Tra le novità, il catasto dedicato al monitoraggio e all'analisi dei dati e l'introduzione del Documento di Analisi dell'illuminazione esterna (Daie), in sostituzione del Pric

mercoledì 23 settembre 2015 - Redazione Build News

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Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato ieri la nuova legge “Misure di efficientamento energetico dei sistemi di illuminazione esterna con finalità di risparmio energetico e conseguente riduzione dell'inquinamento luminoso”.

Meno burocrazia, riduzione dei costi per le amministrazioni, più sostenibilità ambientale e lotta all'inquinamento luminoso: questi in sintesi gli obiettivi della nuova legge, alla stesura della quale hanno partecipato ANCI Lombardia, Legambiente, WWF, oltre che associazioni di categoria e ordini professionali. 

CATASTO PER MONITORAGGIO E ANALISI DEI DATI RELATIVI ALLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE ESTERNA. Tra le novità contenute nel provvedimento, che aggiorna la precedente legge di 15 anni fa, c'è il catasto dedicato al monitoraggio e all'analisi dei dati relativi alla pubblica illuminazione esterna e una forte spinta verso la semplificazione amministrativa.

DOCUMENTO DI ANALISI DELL'ILLUMINAZIONE ESTERNA (DAIE). Si introduce infatti il Documento di Analisi dell'illuminazione esterna (Daie), in sostituzione del Piano regolatore dell'Illuminazione comunale (Pric). Il Daie dovrà contenere tutte le informazioni necessarie alla conoscenza dello stato di fatto degli impianti e dovrà valutare le opportunità e le modalità di efficientamento, riqualificazione e acquisizione degli stessi.

AI COMUNI LE FUNZIONI DI VIGILANZA E CONTROLLO. Sono attribuite ai Comuni le funzioni di vigilanza e controllo in materia di pubblica illuminazione esterna, oltre che l'accertamento delle violazioni e l'irrogazione delle sanzioni che vengono introitate. Inoltre si promuove e sostiene l'utilizzo di materiali e tecnologie che consentano di erogare nuovi servizi complementari all'illuminazione pubblica, come videosorveglianza, connessione Wi-Fi e gestione impianti semaforici, secondo il modello di "smart city". E’ salvaguardata anche la tutela dall'inquinamento luminoso, in continuità rispetto a quanto previsto dalla legge regionale.

VINCOLO DI PROPRIETÀ PUBBLICA PER TUTTI I NUOVI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE. “Un ulteriore elemento importante - ha precisato il relatore Roberto Anelli (LN) - riguarda il vincolo di proprietà pubblica per tutti i nuovi impianti di illuminazione. L’obiettivo, nel medio e lungo periodo è evidentemente quello di razionalizzare la proprietà e la gestione del sistema di pubblica illuminazione, superando l’attuale frammentazione che in molti Comuni limita fortemente la possibilità di predisporre interventi di ammodernamento ed efficientamento della rete”.

La legge non comporta ulteriori oneri finanziari né per le amministrazioni comunali né per Regione Lombardia. L'attività va nella direzione della semplificazione e della sistematizzazione delle responsabilità, con possibilità di risparmi e di entrate per i Comuni relativo alle sanzioni introitate.

APPROVATO ORDINE DEL GIORNO PER PROMOZIONE TELECONTROLLO E TELEGESTIONE DELL’ILLUMINAZIONE PUBBLICA. È stato approvato un ordine del giorno, presentato da Maria Teresa Baldini (Gruppo Misto Fuxia People), che impegna il Presidente e la Giunta a promuovere il telecontrollo e la telegestione dell’illuminazione pubblica.

Il secondo o.d.g., d'iniziativa del gruppo consiliare del PD, intendeva chiedere un sostegno finanziario ai Comuni che non hanno ancora acquisito gli impianti, ma è stato respinto dal Consiglio regionale.

PROGRAMMA ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE (PEAR). "L'intervento normativo sull'illuminazione pubblica – ha spiegato l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi nel suo intervento in Aula – si inquadra nel contesto più ampio del Programma Energetico Ambientale Regionale (Pear), approvato a giugno 2015 con il principale obiettivo guida: la riduzione dei consumi energetici da fonte fossile".

"Regione Lombardia - ha proseguito Terzi – ha adottato il Pear programmando una riduzione dei consumi tra l'8 per cento e il 12 per cento, e un aumento dell'utilizzo di fonti rinnovabili, che consentirà di superare gli obiettivi europei imposti dal cosiddetto 'burden sharing'. Sulla base di queste considerazioni, legate agli sviluppi di nuove tecnologie, stiamo intervenendo in numerosi campi fra cui oggi ci occuperemo di illuminazione esterna". "Questo - ha sottolineato ancora l'assessore - è il primo atto attuativo del Pear, che vede il Consiglio investito a esprimersi per approvare una norma che migliorerà lo stile di vita dei cittadini, dando la possibilità ai Comuni di ottenere vantaggi dalla tecnologia: parliamo della nuova legge sui sistemi di illuminazione, che a me piace chiamare nuova 'Legge luce'".

CONCERTAZIONE CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA. "Come abitualmente facciamo - ha chiosato Terzi - la proposta della PdL 257 è stata predisposta con ampia concertazione tra i vari portatori di interesse, attraverso l'istituzione di un tavolo dedicato. Fra i vari interlocutori mi preme ricordare e ringraziare Anci Lombardia, Legambiente, Wwf, le associazioni di categoria dei produttori e progettisti 'dell'illuminazione' e dei fornitori di servizi, degli ordini professionali, e di altri Enti e Associazioni interessati a vario titolo al tema (Cielo Buio, Enea, Light-is, Arpa Lombardia). Tale processo di condivisione ha permesso di arrivare a un Pdl che consente di non trascurare alcuno degli interessi dei vari stakeholders, di ascoltarne le istanze e di mantenere i livelli di tutela già assicurati per l'ambiente e dei cittadini. Un lavoro che ha permesso di arrivare in Commissione con una piena condivisione dei temi e dei contenuti della PdL".

BANDO SULL'ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEI COMUNI. "Oggi, con alcuni piccoli ritocchi proposti in VI Commissione con l'approvazione della 'Legge Luce' - prosegue Terzi - potremo finalmente dare consistenza anche economica alle politiche energetiche regionali con un primo bando sull'Illuminazione pubblica dei Comuni, che rappresenta una voce di costo consistente a carico del Bilancio delle Amministrazioni comunali, rappresentando in media il 60 per cento dei consumi elettrici, e una voce di spesa consistente per i Bilanci comunali (2-3 per cento, con punte del 7-10 per i piccoli comuni con un territorio esteso)".

"Grazie alle tecnologie e alle modalità gestionali che si vogliono promuovere con il nuovo bando (monitoraggio ambientale, gestione delle piazzole dei rifiuti, delle flotte comunali, connessioni WiFi, videosorveglianza, gestione dei messaggi per le emergenze, unione di Comuni e Comunità Montane) - ha spiegato l'assessore - le nostre città e paesi diventeranno veramente 'smart', unendo risparmio energetico e servizi intelligenti". "In questo modo - ha concluso Terzi – si potranno sviluppare opportunità di risparmio energetico e di miglioramento gestionale e tecnologico veramente importanti per le risorse comunali ormai ridotte al lumicino".

PRESCRIZIONI DIVERSE DA REGIONE A REGIONE. Negli ultimi anni numerose regioni si sono dotate di leggi, i cui principi ispiratori sono sempre gli stessi (Risparmio energetico e limitazione del flusso luminoso verso l’alto) però con prescrizioni diverse da Regione a Regione che possono creare confusione a chi opera in diverse parti del territorio italiano.

Il parametro di emissione verso l’alto è quello che permette un confronto immediato fra le diverse leggi. Ad oggi, nonostante siano stati presentati diversi disegni di legge, non esiste una disciplina legislativa nazionale, pur essendo l’ambiente materia di competenza primaria nazionale.

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