La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, ha approvato ieri una delibera che contiene le disposizioni per l’installazione, l’esercizio, la manutenzione, il controllo e l’ispezione degli impianti termici alimentati da biomassa legnosa.
Le norme entreranno in vigore, ove non diversamente indicato, il 1° agosto 2022, data d’inizio della stagione termica 2022-2023.
“Un provvedimento – spiega l’assessore – che va nella direzione di aggiungere un importante tassello alle politiche regionali sulla qualità dell’aria, che dà attuazione al Piano regionale degli interventi per la qualità dell’aria (Pria), definendo per il settore delle biomasse un nuovo e più efficiente quadro regolatorio, che si colloca tra le migliori esperienze europee. Ancora una volta le disposizioni regionali superano e suppliscono la mancanza di disposizioni nazionali”.
Le disposizioni sono state oggetto di confronto preventivo con le associazioni degli installatori e dei manutentori, nonché con gli Enti locali competenti in materia di controllo: “abbiamo cercato, nel limite del possibile, di tenere conto delle loro osservazioni” aggiunge l’assessore.
Impianti a biomassa legnosa inclusi nel provvedimento
Il provvedimento si applica a tutti gli impianti termici civili alimentati da biomassa legnosa presenti in Lombardia, con potenza al focolare fino a 3 mw. Ha l’obiettivo d’incrementare l’efficienza energetica nel settore civile e ridurre le emissioni. Tra gli impianti inclusi nella delibera ci sono anche quelli per la produzione centralizzata di acqua calda sanitaria e quelli di uso domestico, utilizzati anche per la cottura dei cibi: come termo-cucine e cucine economiche.
Gli apparecchi esclusi
Sono invece esclusi nel provvedimento gli impianti a biomassa legnosa:
- con potenza termica al focolare inferiore a 5 kw, a meno che, nella stessa unità immobiliare, siano presenti più apparecchi la cui potenza, sommata, dia un valore uguale o superiore a 5 kW;
- utilizzati per alimentare reti di teleriscaldamento e per processi produttivi di natura imprenditoriale;
- usati per manifestazioni temporanee quali fiere, mercati o feste patronali.
Impianti a biomassa legnosa: ancora meno emissioni
A conferma di quanto stabilito dall’accordo di Bacino padano, riguardo alle caratteristiche minime degli impianti, è stato disposto che, a decorrere dall’ottobre 2022, in alcuni casi, e dall’ottobre 2024, in altri, gli impianti a biomassa di nuova installazione dovranno produrre ancora meno emissioni. Sono state previste anche delle deroghe temporanee o parziali per i piccoli impianti ma, per tutti, è stata ribadita la necessità di utilizzare biomassa legnosa idonea e di non arrecare molestie.
Definizioni tecniche, competenze, requisiti e scadenze
Oltre agli ambiti di applicazione, gli allegati alla delibera contengono: definizioni tecniche, competenze e ‘targatura degli impianti’.
Indicano inoltre quali sono i documenti dell’impianto, i requisiti per l’installazione e la messa in esercizio; i nuovi requisiti e le scadenze per l’installazione, che sono: a decorrere dal 15 ottobre 2022, nel caso d’impianti a biomassa in sostituzione di quelli alimentati a metano, Gpl, o altra risorsa energetica che non sia la biomassa legnosa stessa; e a decorrere dal 15 ottobre 2024, per precisi requisiti indicati negli allegati.
I destinatari
Il provvedimento è destinato in via prioritaria a tutti coloro che utilizzano, istallano, manutengono, controllano e ispezionano tali impianti a biomassa legnosa usati per la climatizzazione degli edifici e, o, per la produzione di acqua calda sanitaria ed eventualmente per la contestuale cottura dei cibi in ambito domestico.
Distribuzione delle competenze
Le competenze in materia di accertamento e ispezione degli impianti termici civili sono confermate in capo ai Comuni con più di 40.000 abitanti e alle Province nel restante territorio, mantenendo in capo alla Regione il ruolo d’indirizzo e coordinamento, che ha assunto fin dal 2007.
La delibera approva anche delle linee guida per il corretto uso della biomassa legnosa: legna o pellet. Contiene le disposizioni che regolano i requisiti d’installazione ed esercizio degli impianti. Oltre alle attività di manutenzione, controllo e ispezione, che competono ai diversi soggetti.
Impianti a biomassa legnosa: perché della nuova disciplina
Impianti a biomassa legnosa: attualmente la disciplina è contenuta nella dgr 3965/2015. Altri requisiti sulle loro caratteristiche sono inseriti nella dgr del 2017 che approva l’accordo di Bacino padano per la qualità dell’aria.
“Entrambe le delibere – precisa l’assessore all’Ambiente e Clima – riguardano aspetti puntuali. Perciò non esauriscono tutta la problematica sottesa a questa tipologia di riscaldamento e alle ripercussioni che ha sulla qualità dell’aria. Da ciò è nata la necessità di approfondire e approvare una disciplina organica, più esaustiva. Questo favorisce la registrazione nel Catasto regionale (Curit) degli impianti a biomassa, la gran parte dei quali non è ancora accatastata”.
“Il testo odierno – conclude l’assessore – mira a migliorare la situazione. Riconosce anche il ruolo dello spazzacamino per la pulizia della canna fumaria. Ma, nello stesso tempo, pone le basi per promuovere gli impianti a bassissime emissioni. Infine, fornisce delle linee guida per sensibilizzare gli utenti sulla corretta gestione degli impianti, contrastare il rischio d’incendi e tutelare la salute e l’ambiente”.