“Gli studi professionali possono attivare le procedure per la sospensione dei propri lavoratori, attenendosi ai criteri stabiliti nell'Accordo Quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga anno 2015 sottoscritto il 16 dicembre 2014”. Con una nota del 10 aprile, la Regione Lombardia riapre agli studi professionali lombardi la possibilità di attivare le richieste per la concessione della Cig in deroga, dando così esecuzione a quanto disposto dall’ordinanza del Consiglio di Stato dell’11 marzo scorso a seguito del ricorso presentato da Confprofessioni.
“Dobbiamo dare atto con grande soddisfazione che la Regione Lombardia, fra le prime in Italia, ha messo la parola fine a un’ingiusta discriminazione che aveva colpito i liberi professionisti”, commenta il presidente di Confprofessioni Lombardia, Giuseppe Calafiori. “Come noto, il decreto interministeriale del 1° agosto 2014 aveva escluso gli studi professionali dal trattamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Una decisione contrastata su tutti i fronti da Confprofessioni, che ha visto le proprie ragioni, e quelle di tutti i professionisti, accolte dal Consiglio di Stato. In una fase economica durissima per gli studi professionali lombardi, la possibilità di accedere al trattamento della Cig in deroga rappresenta senza dubbio uno strumento essenziale per salvaguardare i livelli occupazionali negli studi professionali”.
Gli studi professionali lombardi potranno pertanto attivare le procedure per la sospensione dei propri lavoratori, attenendosi ai criteri stabiliti nell'Accordo Quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga anno 2015 sottoscritto il 16 dicembre 2014.