I Comuni lombardi potranno ridurre da subito all’interno dei propri piani e strumenti urbanistici il consumo di suolo.
Lo prevede la legge approvata ieri in Consiglio regionale con 39 voti a favore, 13 contrari e 16 astenuti.
Questo provvedimento, come ha spiegato il relatore Mauro Piazza (Lombardia Popolare), nel rendere praticabile la riduzione del consumo di suolo comunale, crea contemporaneamente anche le condizioni per ampliamenti e nuovi insediamenti industriali tesi a creare effettive occasioni di occupazione e di sviluppo economico: in questi casi specifici, il potenziale ed eventuale nuovo consumo di suolo verrà conteggiato su scala regionale.
La legge n° 31 approvata il 19 novembre 2014 prevedeva uno stop graduale al consumo di suolo per non rimettere in discussione i PGT dei Comuni. Dall'approvazione della legge non era stato più possibile autorizzare nuove varianti su terreni agricoli, anche se nel frattempo per i 30 mesi successivi erano stati salvaguardati "i progetti in essere", destinati poi a decadere qualora non attivati entro tale termine, con due sole deroghe ammesse: quella per l'ampliamento delle attività economiche esistenti e quella per le opere previste nell'ambito di accordi di programma di valenza regionale.
Su questo provvedimento, che raccoglie e fa proprie anche le sollecitazioni dell’ANCI, la Giunta regionale aveva chiesto la procedura d’urgenza approvata a maggioranza dal Consiglio regionale lo scorso 11 aprile con voto segreto: 41 i voti a favore, 18 i contrari e 1 astenuto.
ANCI LOMBARDIA: RIPRISTINATA PIENA OPERATIVITÀ COMUNALE. "Esprimiamo soddisfazione per l'approvazione da parte del Consiglio Regionale della Lombardia delle modifiche apportate alla norma transitoria della Legge 31 del 2014, che, come Anci Lombardia, abbiamo sollecitato per garantire ai Comuni la possibilità di contare sulla certezza normativa per operare varianti ai propri PGT al fine di ridurre il consumo di suolo. Fino ad oggi questo non era possibile, e il quadro normativo esistente esponeva le Amministrazioni al rischio di ricorsi giudiziari nel caso in cui fossero intenzionate a dare il via a iniziative per il contenimento del consumo di suolo”. Così il Presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti.
Per Scanagatti “emblematico il caso del Comune di Brescia, al quale Anci Lombardia ha dato il suo sostegno di fronte al Consiglio di Stato, che ha dovuto sospendere le modifiche introdotte al PGT comunale dopo che il TAR aveva dichiarato illegittime le misure previste per contenere il consumo di suolo”.
Il Presidente di Anci Lombardia conclude evidenziando che “l'azione del Consiglio Regionale permette ora di ripristinare la piena operatività comunale, così come previsto dalla Costituzione”.
APPROVATO IL PIANO TERRITORIALE REGIONALE (PTR). Ieri il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a maggioranza anche il Piano Territoriale Regionale (PTR), che prevede una riduzione del 25% del consumo di suolo in Regione Lombardia entro il 2020 sulla base di criteri relativi alla qualità ambientale, paesaggistica e agricola, e che contiene i criteri tecnici ai quali si dovranno uniformare i Comuni per adeguare i propri PGT nell’attuare la riduzione del consumo di suolo.