“Non ci sarà nessuna perdita di risorse finanziarie da destinare agli interventi di dissesto idrogeologico, che continuano la loro piena attuazione. L’elenco dei progetti in essere, selezionati con le Amministrazioni regionali, risulta pari a 638 interventi per oltre un miliardo di euro, di cui poco più della metà derivanti da Fondi Sviluppo e Coesione”. Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, nel corso del “question time” alla Camera.
Le risorse con il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici
“Il Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, il cui decreto finale di VAS è già stato firmato e trasmesso al Ministero della Cultura – ha aggiunto Pichetto - potrà contare su queste risorse e su ulteriori linee di finanziamento specifico”. È centrale, spiega il Ministro, “il tema della governance e della capacità di spesa”, ricordando che una specifica riforma del PNRR è “finalizzata a superare le carenze esistenti a livello di governance dei rischi idrogeologici, semplificando le procedure attuative e rafforzando il coordinamento tra i livelli di governo”. Sulla base del “primo test applicativo del nuovo quadro regolatorio” in occasione della programmazione 2022 delle risorse, ha aggiunto Pichetto, “valuteremo tutte le soluzioni che possano migliorare la governance e il coordinamento tra i vari soggetti attuatori”.
La revisione del PNRR
Ricordiamo la notizia dello stralcio di 1,287 miliardi per il dissesto idrogeologico nella revisione del PNRR presentata al Governo dal ministro Raffaele Fitto.
Un tavolo sulla geotermia
Pichetto ha affrontato anche il tema della geotermia, ricordando “la presenza storica della tecnologia in Italia”, che è “tra i leader europei con una potenza nominale superiore a 800 megawatt e a una produzione elettrica annua di circa 6 terawatt, con ulteriori prospettive di crescita come previsto anche dall’aggiornamento del PNIEC. Il ministro ha ricordato che questa tecnologia è ricompresa tra gli impianti incentivati dal decreto FER2: “La proroga del termine di scadenza delle concessioni geotermiche al 31 dicembre 2025 consentirà – ha spiegato – di avviare un Tavolo tecnico al Ministero con tutti i soggetti interessati al fine di valutare gli opportuni interventi, anche normativi, per garantire al settore un quadro regolatorio stabile”.
Alla Commissione PNRR-PNIEC nuove professionalità e semplificazioni procedurali
Nell’aula di Montecitorio, il Ministro ha anche tracciato un quadro sulle attività della Commissione PNRR-PNIEC. Pichetto ha ricordato che “è stato deciso di incrementare le professionalità a disposizione della Commissione con 20 commissari, divenuti progressivamente 44, e che raggiungeranno le 70 unità previste dalla legge”. All’innalzamento dei ritmi di approvazione dei progetti, ha spiegato Pichetto, potranno contribuire “lo scenario disegnato dal PNIEC, l’individuazione delle aree idonee da parte delle Regioni, con tutte le facilitazioni procedurali che ne conseguono e la predisposizione di procedimenti unici semplificati statali”.