In occasione della XVIII edizione del Convegno Nazionale “M4ttoni.0”, i Giovani Imprenditori dell’ANCE puntano i riflettori sulle tecnologie 4.0 per definire una visione prospettica del futuro del settore e dimostrare che l’Edilizia 4.0 può e deve diventare la strategia di politica industriale alla base del mondo delle costruzioni.
Attraverso un nutrito panel di relatori, il convegno intende declinare l’innovazione in una varietà complessa di tematiche: dalle nuove tecnologie ai processi di derivazione industriale, dall’Internet delle cose ai Big Data, dalla Realtà Aumentata e Virtuale fino ai nuovi modelli di interazione e di business tra tutti gli stakeholder. Verranno in sostanza analizzati tutti i fattori chiamati ad influenzare il settore delle costruzioni in ottica edilizia 4.0, con un approccio volto all’integrazione e all’implementazione di tecnologie diverse.
Alla base di tutto, quella che è ormai riconosciuta come la quarta rivoluzione industriale, con il digitale che ha completamente trasformato i paradigmi di mercato e ha reso possibile l’interazione fra gli oggetti e il mondo circostante: Smart Data, Analytics e Internet of things sono di fatto gli ambiti su cui si gioca il futuro anche in quei settori cosiddetti “tradizionali” come quello dell’edilizia.
Si stima che nel 2020 solo lo sviluppo dell'Internet of Things porterà a venti miliardi i dispositivi connessi, con una mole di dati generati che aumenterà in maniera esponenziale e conferirà agli Analytics - la possibilità di analizzare l’enorme quantità di dati prodotta - un ruolo decisivo nei processi decisionali delle organizzazioni.
Nel 2016 il mercato dell’IoT è arrivato a 2,8 miliardi (fonte Politecnico di Milano), facendo registrare una crescita del 20% grazie ad un incremento delle proposte e delle applicazioni nei settori delle Smart Car (+ 15%, a 550 milioni), delle soluzioni di “Smart Logistics” e di “Smart Building” (+18%, a quota 510 milioni).
Anche nel settore delle costruzioni, dunque, il recupero di efficienza e produttività, lo sviluppo del mercato e il miglioramento degli aspetti legati alla sicurezza, passeranno attraverso la possibilità di rendere interconnessa e intelligente l’intera filiera, trasferendo dati ed informazioni attraverso la rete.
La Rete, e più in generale la cultura digitale, costituirà il vero motore di sviluppo per innovare e rendere efficienti sia i processi interni alle imprese sia i servizi offerti ai cittadini attraverso l’attuazione di un modello di sviluppo responsabile fatto di competitività, sostenibilità e qualità della vita.
Ma l’innovazione tecnologica non è, di fatto, il punto finale quanto piuttosto l’elemento abilitante per portare valore all’intero sistema e arrivare a migliorare efficienza, sicurezza e competitività attraverso una cambiamento più che altro culturale e di approccio.
Questi i contenuti dell’intervento di Paolo Vannuzzi, Presidente di Noovle, principale partner di Google in Italia e fra i primi 50 nel mondo, per richiamare l’attenzione sul ruolo e sulle potenzialità delle tecnologie cloud - estremamente efficienti, sicure, semplici da utilizzare e scalabili - nell’attuazione di percorsi virtuosi esemplari e “smart” (smartcity, smartmobility, smartworking, ecc): ne sono un esempio alcuni contesti di trasformazione e valorizzazione culturale appartenenti a città lungimiranti – come Torino, Matera, Palermo e tante altre – che hanno già sviluppato buone prassi e applicato visioni strategiche attraverso l’impiego di tecnologie innovative.
Per rendere le città più intelligenti, e migliorare la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini, occorre partire dalle fondamenta, ossia dagli edifici: grazie all’approccio dell’IoT è possibile rendere l’edificio un oggetto interconnesso e ottimizzare l’efficienza operativa analizzando i dati in modo sempre più veloce e accessibile.
Le tecnologie di prossimità rivoluzioneranno molti ambiti e lo sviluppo di case intelligenti è già una realtà - sottolinea Vannuzzi - Questa rivoluzione offre vantaggi concreti sia in termini di efficientamento dei processi che dal punto di vista economico. Senza sottovalutare l’aspetto legato all’analisi e all’interpretazione dei dati.L’interconnessione incrementa la sicurezza e facilita il monitoraggio dei consumi energetici e degli impianti produttivi, consentendo l’applicazione di logiche di manutenzione predittiva e una supply chain just in time.