Nel 2015 sono state vendute sul mercato italiano 9.138 macchine per costruzioni, con una crescita del 34% rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. Più in dettaglio, sono 8.828 le macchine movimento terra (+32%) e 325 le macchine stradali (+180%).
Secondo i dati Istat elaborati da Prometeia per il Samoter Outlook, anche le esportazioni crescono, sebbene meno dell’anno scorso (+7%); in particolare, nei primi dieci mesi del 2015, cresce l’export delle macchine per la la perforazione (+22%), delle gru a torre (+21%), delle macchine stradali (+18%) e delle macchine e attrezzature per il movimento terra (+8%). In calo invece le esportazioni di macchine per la preparazione degli inerti (-4%) e di macchine per il calcestruzzo (-4%). Le importazioni crescono del 15%, così come la bilancia commerciale di settore che, positiva per oltre €1.538 milioni, ha registrato un +4,5%.
Dopo gli anni più bui della crisi, finalmente l’Italia sembra aver imboccato la via di una graduale ripresa – dichiara Paolo Venturi, presidente di Unacea. Chiudere due anni consecutivi in crescita non può che essere un buon risultato per l’industria; tuttavia, per comprendere a fondo il trend, bisogna tener presente che si tratta di una crescita più che moderata in termini assoluti, giunta dopo ben sei anni consecutivi di gravi perdite che hanno ridotto il mercato interno dell’80%. Per questo continuiamo a credere che la ripresa vada incoraggiata e sostenuta, specie in un periodo di forte instabilità finanziaria come quello che attraversiamo. A questo proposito, accogliamo con favore il protocollo d’intesa tra Ministero dell’ambiente, Conferenza delle Regioni e Anci sull’abbattimento delle emissioni tramite interventi diretti al rinnovo del parco circolante obsoleto che più volte abbiamo sollecitato; adesso occorrerà stabilire le migliori modalità pratiche di applicazione tenendo conto di tutti i veicoli circolanti e operanti nelle nostre città.