No allo stop del disegno di legge che prevede il differimento dei termini per malattia o infortunio dei professionisti. La richiesta arriva dal presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati Giovanni Esposito all’indomani dell’eventualità di uno stop del provvedimento in Commissione giustizia perché considerato tra quelli non urgenti rispetto all’ emergenza sanitaria.
“Al contrario”, sostiene il numero uno di categoria, “si tratta di una norma indispensabile che affronta il tema della malattia dei professionisti proprio in questa fase durante la quale l’emergenza sanitaria sta mettendo in ginocchio gli studi professionali tra quarantene e casi di positività. Allo stato attuale inoltre se un professionista si ammala è costretto a proseguire nella sua attività per evitarne che a farne le spese siano i clienti, chiamati a rispondere del mancato adempimento, salvo poi rivalersi con la richiesta di risarcimento sul professionista “ritardatario”. Per questo è importante che l’iter del ddl prosegua per consentire ai professionisti di curarsi e di poter usufruire di uno slittamento di tutti gli adempimenti verso la pubblica amministrazione senza sanzioni per lui e per i suoi clienti. In questo modo”, chiude infine Esposito, “colmiamo anche quel vuoto normativo che talvolta genera differenze tra i diritti dei lavoratori”.
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