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Maltempo: allerta rossa in Veneto. Cosa prevede la gestione del territorio in Italia

Cosa prevede il Testo Unico Ambientale? Quali sono gli organi statali che si occupano della gestione delle acque in Italia? Ne abbiamo parlato con l'Ingegnere del Genio Civile Antonio Rusconi durante la terza giornata di CostruirePiù

giovedì 29 febbraio 2024 - Redazione Build News

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Continua l'allerta meteo in Veneto, flagellato negli ultimi giorni dal maltempo incessante che nella sola Vicenza ha fatto raccogliere oltre 1 milione e 600mila metri cubi d'acqua nei bacini di laminazione contenendo la piena del Bacchiglione.

Di protezione del territorio e rischio idrico ne abbiamo parlato durante la terza giornata di CostruirePiù con l'ingegnere Antonio Rusconi tra i massimi esperti in materia.

Gestione delle acque in italia

In prima analisi l'Ingegnere del genio civile si è soffermato sull'acqua in Italia tra bilancio idrologico e bilancio idrico. ha esposto poi i risultati della conferenza nazionale delle acque del 1971 fino agli aggiornamenti ISPRA del 2021 e del MIT nel 2022.

In seconda analisi si è trattato di capire chi governa le acque in Italia. Nel nostro paese sono state recepite due tra le più importanti normative comunitarie in tema di acque e sono la Direttiva Quadro Acque 2000/60 e la Direttiva Alluvioni 2007/60. A livello statale sono state recepite con il Testo Unico dell'Ambiente (D.lgs 152/06) e con il D.lgs 49/2010 sulle alluvioni. Attualmente il Testo unico dell'ambiente è in corso di revisione da un paio di mesi. Gli organi statali che sono protagonisti del governo dell'acqua sono in primis il Ministero dell'Ambiente, l'ISPRA (che coordina dei tavoli regionali) e poi la Direzione Generale per le dighe e le infrastrutture idriche che fa capo al MIT. A livello regionale troviamo l'ARPA, il Genio Civile, i Consorzi di Bonifica etc.

Direttiva Quadro Acque 2000/60 e la Direttiva Alluvioni 2007/60, cosa prevedono?

La prima ha come obiettivi principali favorire l'uso sostenibile delle risorse idriche; promuovere la riduzione dell'inquinamento e migliorare lo stato chimico ed ecologico. Gli Stati membri aggregano tutti i bacini idrografici in Distretti idrografici cui viene preposta un'Autorità competente. Introduce anche la Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

Questa direttiva è stata recepita dal Testo Unico dell'Ambiente e  prevede Procedure per la VAS, per la VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e per l'Autorizzazione Integrata Ambientale (IPPC). Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche. Il Piano di gestione delle Acque previsto dal TUA si compone di piani sessennali  con 3 cicli in attuati e in atto: il primo riguarda il periodo 2010-2015; il secondo va dal 2015 al 2021 e il terzo dal 2021 al 2027.

Ogni ciclo si compone di 8 fasi, si parte con

  • L'individuazione dei corpi idrici del bacino idrografico;
  • Definizione monitoraggi: biologici, chimio-fisici, idro-morfologici
  • Analisi delle pressioni, impatti, fallimenti;
  • classificazione stato chimico ed ecologico dei corpi idrici;
  • Definizione (revisione) degli obiettivi del Piano;
  • Misure per il raggiungimento degli obiettivi (ri-orientamento);
  • Attuazione del programma delle misure (in 6 anni);
  • Monitoraggio dei corpi idrici VAS e partecipazione pubblica.

La Direttiva 2007/60 invece istituisce un quadro per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l'ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche connesse con le alluvioni.

La direttiva è stata recepita nel TUA e prevede tra le altre indicazioni per la gestione del rischio alluvioni di:

  • creare mappe di allagabilità, pericolosità e rischio;
  • schema delle schede interventi;
  • norme di attuazione.

Alluvioni: l'altra faccia della medaglia della siccità

La lunga siccità che colpisce ciclicamente i nostri territori e che ha portato spesso gli esperti negli ultimi mesi a parlare di tropicalizzazione in merito al nostro Paese rende i terreni più secchi e impermeabili. Quando passa da siccitoso a improvvisamente alluvionato, perde la sua capacità di assorbimento. L'acqua quindi scivola sul terreno secco, come fosse liquido su una superfice solida. Se il terreno è in pianura si verificano alluvioni, ma quando il terreno è scosceso ecco che si possono generare frane e smottamenti che trascinano tutto a valle per effetto della forza di gravità.

Puoi rivedere le prime tre giornate di CostruirePiù al link. Non perderti la quarta e ultima giornata il 1° marzo dedicata al design a 360°. Il convegno è interamente digitale e gratuito. Riconosciuti 3 cfp a giornata per gli ingegneri.
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