Negli ultimi mesi sono stati numerosi i danni alle abitazioni causati da condizioni meteo estreme. Ma a livello assicurativo, quante sono le case coperte da questo tipo di calamita? nonostante il 75% delle abitazioni sia esposto a un rischio significativo di calamità naturali di vario tipo, poco meno del 5% delle stesse viene protetto da una polizza contro questi eventi. A dirlo sono i dati dell'ultimo report di Ania, l'associazione nazionale delle imprese assicuratrici.
Sempre secondo il report Ania, sale al 35-40 la percentuale di abitazioni che tra le garanzie accessorie hanno anche la protezione contro i danni da maltempo. Ma sono comunque dati non incoraggianti se si considera che nel mondo delle imprese questo valore balza all’80%.
Cosa comprende una polizza contro le calamità naturali?
Normalmente il tipo di contratto che protegge da questo genere di eventi atmosferici è una garanzia accessoria alle polizze che assicurano la proprietà. Nel caso sia presente, per poterla attivare è necessario verificare che il danno subito rientri in una delle manifestazioni previste nella lista di quelle per le quali scatta la specifica copertura assicurativa. I piani di valutazione poi sono due. Se i danni sono alla struttura esterna dell’immobile, e dunque al cappotto o simili, è chiamato a intervenire il contratto stipulato a livello di condominio. Diversamente, se è stato danneggiato un infisso, una tapparella o simili allora va verificato il contratto relativo al singolo appartamento. Per accertare il danno è necessario un perito ma c'è anche la possibilità dell'auro perizia. In quest'ultimo caso, può diventare complicata per danni legati a catastrofi naturali poiché potrebbero servire dei droni per poter meglio fotografare lo stato dell’immobile nel suo complesso. La stessa rete peritale, con limitate eccezioni, ne è priva e questo rallenta ulteriormente la quantificazione dei danni subiti.
Ipotesi aiuti di stato per far assicurare i cittadini
“La cultura della prevenzione passa anche attraverso un nuovo approccio con le assicurazioni contro i rischi. Il governo affronterà questo tema nelle prossime settimane: serve che ogni cittadino che vive e opera in un territorio a rischio debba ricorrere ad assicurazione, magari anche con il concorso dello Stato”, è l’ipotesi lanciata dal ministro per la protezione civile Nello Musumeci. “Il riproporsi negli ultimi anni di eventi estremi impone al governo un riflessione, una seria riprogrammazione”.