Al fine di fornire un’informativa tempestiva, con una nota del 2 gennaio 2023 l'Anci rende noto che con la Legge di Bilancio per il 2023 (articolo 1, commi da 369 a 379 della Legge n. 197 del 29 dicembre 2022) “è stato rifinanziato il Fondo del Ministero dell’Economia e Finanze per l’avvio delle opere indifferibili (500 milioni di euro per il 2023, di 1 miliardo di euro per il 2024, 2 miliardi di euro per l’anno 2025, 3 miliardi di euro per l’anno 2026 e 3,5 miliardi per l’anno 2027) al fine di compensare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, registrati a seguito dell’aggiornamento, per l’anno 2023, dei prezzari regionali (ai sensi dell'art. 23, comma 16, terzo periodo, del D. Lgs. 50/2016) e in relazione alle procedure di affidamento delle opere pubbliche avviate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, anche tramite accordi quadro ovvero affidate a contraente generale.
A valere sulle risorse del succitato Fondo, agli interventi dei Comuni e delle Città Metropolitane, finanziati con risorse previste dal PNRR, nonché dal PNC, è preassegnato un contributo aggiuntivo pari al 10 per cento dell’importo stabilito nel decreto di assegnazione.
A tale preassegnazione accedono, su base semestrale, gli enti locali attuatori di misure Pnrr o PNC che avviano le procedure di affidamento delle opere pubbliche dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Si ricorda che per avvio delle procedure di affidamento delle opere pubbliche è sufficiente la determina a contrarre con l’approvazione del bando/disciplinare di gara.
La procedura prevede che le amministrazioni statali finanziatrici degli interventi o titolari dei relativi programmi di investimento provvedono, entro e non oltre il 5 gennaio p.v., ad aggiornare i sistemi di monitoraggio della Ragioneria Generale dello Stato completando l’inizializzazione dei progetti oggetto di finanziamento e le attività di profilazione degli utenti.
Entro il 10 gennaio 2023 per il primo semestre ed il 10 giugno 2023 per il secondo semestre, le amministrazioni statali finanziatrici individuano, sulla base dei dati presenti sui predetti sistemi informativi, l’elenco degli enti locali potenzialmente destinatari della preassegnazione, completo dei CUP. Tale elenco viene pubblicato sul sito internet dell’Amministrazione statale finanziatrice entro il medesimo termine.
Entro i successivi 20 giorni, gli enti locali, accedono all’apposita piattaforma informatica già in uso presso il Dipartimento della RGS al fine di confermare la preassegnazione.
Pertanto, relativamente al primo semestre, si invitano Comuni e Città Metropolitane, a partire dal 10 gennaio p.v., a controllare gli elenchi pubblicati sui siti internet delle Amministrazioni Statali finanziatrici dei propri interventi (a valere su risorse Pnrr o PNC) al fine di verificarne l’inserimento dell’investimento e relativo CUP di cui sono soggetti attuatori e, nel caso di mancata presenza in elenco, ad attivarsi immediatamente per chiederne un’integrazione entro il 30 gennaio p.v., termine entro il quale, attraverso la Piattaforma Regis, occorre confermare la preassegnazione delle risorse. Si ricorda che la mancata conferma, nel suddetto termine, equivale a rinuncia alla pre-assegnazione e dà diritto all’accesso al Fondo con una procedura ordinaria di cui ai commi 375 e segg.
Con decreto del Ragioniere generale dello Stato, da adottare rispettivamente entro il 15 febbraio 2023 ( per il primo semestre) e il 15 luglio 2023 ( per il secondo semestre) è approvato l’elenco degli interventi per i quali sia stata riscontrata la conferma di accettazione della preassegnazione. Tale decreto costituisce titolo per l’assegnazione delle risorse in bilancio nonché per l’avvio delle procedure di affidamento delle opere pubbliche.
Si ricorda infine che Anci e Mef, su questo tema, sulle modalità e i termini di accesso al Fondo di avvio delle opere indifferibili, hanno organizzato un importante webinar che si terrà il prossimo 9 gennaio”.