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Manovra 2025: 1,38 miliardi per l’efficientamento dell’edilizia pubblica

Tra i piani della nuova Legge di Bilancio c’è l’introduzione di interventi per combattere la povertà energetica e promuovere un’edilizia pubblica sostenibile e inclusiva

mercoledì 8 gennaio 2025 - Redazione Build News

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La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un significativo intervento nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destinando 1,38 miliardi di euro all’efficientamento energetico dell’edilizia pubblica e sociale. Questo piano, previsto dai commi dal 513 al 519 della Manovra, si inserisce nella Missione 7, Investimento 17 del capitolo REPowerEU del PNRR, e punta a ridurre la povertà energetica e migliorare l’efficienza energetica di edifici pubblici e privati, con particolare attenzione alle famiglie a basso reddito.

Un nuovo bonus per le case popolari

Tra le novità più rilevanti della Manovra 2025, spicca quello che molti già chiamano il “Bonus Case Popolari”. Si tratta di un incentivo finanziario che mira a sostenere le famiglie più vulnerabili economicamente attraverso tre principali linee di intervento:

  • Efficientamento dell’edilizia pubblica residenziale: Investimenti mirati a migliorare l’efficienza energetica degli immobili pubblici destinati all’edilizia residenziale.
  • Riqualificazione energetica dell’edilizia sociale: Interventi dedicati a migliorare gli edifici destinati all’edilizia sociale.
  • Riqualificazione dei condomini con famiglie a basso reddito: Supporto finanziario per progetti di efficientamento energetico in condomini abitati da nuclei familiari con difficoltà economiche.

I progetti finanziati dovranno garantire una riduzione di almeno il 30% del fabbisogno energetico complessivo. Questo requisito rappresenta un primo passo verso un’edilizia più sostenibile e meno energivora.

I progetti finanziabili e le modalità di accesso

Per poter accedere ai fondi, sarà necessario attendere un apposito Decreto Ministeriale, che definirà:

  • Le tipologie di investimenti agevolabili;
  • Le modalità di sostegno finanziario concesse (ad esempio sovvenzioni o prestiti agevolati);
  • I soggetti destinatari del sostegno finanziario;
  • I criteri per la selezione dei progetti;
  • Le modalità per la verifica del miglioramento energetico, che dovrà essere pari o superiore al 30%;
  • Le procedure per la presentazione delle domande e per l’erogazione del finanziamento.
  • La gestione operativa del piano sarà affidata al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), mentre SACE e Cassa Depositi e Prestiti svolgeranno il ruolo di partner finanziari.

Ruolo delle ESCo e collaborazioni pubblico-privato

Un elemento chiave di questo piano è il coinvolgimento delle Energy Service Company (ESCo), che avranno il compito di ottimizzare gli interventi di efficientamento energetico. Queste società potranno cofinanziare progetti finalizzati a incrementare l’autoproduzione di energia rinnovabile e ridurre i consumi energetici degli edifici pubblici.

In Italia, il patrimonio abitativo pubblico è vasto e caratterizzato da profonde inefficienze: si contano oltre 830.000 alloggi gestiti da enti pubblici, molti dei quali necessitano di interventi strutturali per migliorare l’efficienza energetica e abbattere i costi di gestione. Grazie a questo piano, il Governo punta a trasformare questa sfida in un’opportunità, promuovendo soluzioni sostenibili e collaborative.

Un piano strategico per l’efficienza energetica

Questo investimento di 1,38 miliardi di euro rappresenta una risposta concreta alla crescente necessità di ridurre i consumi energetici e di supportare le famiglie a basso reddito. Con l’attivazione del piano, il Governo italiano si allinea agli obiettivi europei del REPowerEU, che mira a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e a incrementare l’utilizzo di energia rinnovabile.

Resta ora da attendere il Decreto Ministeriale che darà il via libera ai progetti. Nel frattempo, il piano si configura come un passo fondamentale per combattere la povertà energetica e per rendere l’edilizia pubblica e sociale più sostenibile e inclusiva.

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