“Continueremo a urlare a gran voce che l’equo compenso deve essere esteso a tutte le categorie professionali nei loro rapporti con i contraenti forti, quindi anche a ingegneri e architetti che vivono di libera professione”.
E’ con queste parole che Egidio Comodo, Presidente di Fondazione Inarcassa, ha accolto con grande soddisfazione la dichiarazione della responsabile Lavoro del PD, l’On. Chiara Gribaudo. Rispondendo alle dichiarazioni del Ministro Andrea Orlando sull’equo compenso per i soli avvocati, ieri l’On. Gribaudo ha infatti affermato - nell’ambito del dibattito attorno la legge di bilancio, attualmente all’esame del Senato - che la norma “deve rispettare il principio dell’universalità, così come tutte le leggi sul lavoro costruite in questa legislatura”.
“La priorità - ha aggiunto Gribaudo - è la definizione di parametri per l'equo compenso di tutti i professionisti, ordinisti e non, nei rapporti con la pubblica amministrazione”.
“La Fondazione - ha infine sottolineato il Presidente di Fondazione Inarcassa - da oltre un anno chiede di estendere le tutele anche a ingegneri e architetti, per evitare la guerra al ribasso dei prezzi delle prestazioni professionali e quindi incentivare un deperimento della qualità progettuale. L’estensione a tutte le professioni di questa tutela favorirebbe soprattutto i giovani professionisti che sempre più spesso scontano uno squilibrio nei rapporti contrattuali”.
IL COMMENTO DI INARSIND. Inarsind apprezza la dichiarazione dell’on. Gribaudo in relazione all’inserimento nella Legge di Bilancio 2018 dell’equo compenso per gli avvocati: “Fondamentale azione soprattutto all’indomani della Sentenza n°4614 del Consiglio di Stato che ha decretato la possibilità di un compenso in 'ritorno di immagine'”. “Parlare di equo compenso per una sola categoria è una contraddizione in termini.”