In attesa dell'ok definitivo da parte della maggioranza di governo sul testo della Manovra, tante sono le novità relative alla casa, dai mutui, agli affitti brevi, passando per il Superbonus.
Vediamo insieme quali sono le principali novità previste dal disegno di legge che passerà successivamente al Senato per iniziare il suo iter di approvazione parlamentare.
Cosa cambia per il Superbonus 110
Il Superbonus che quest’anno è al 90% nel 2024 calerà ulteriormente al 70%. Rimane al 110% fino a fine 2023 solo per le unifamiliari e condomini con lavori avviati nel 2022. Gli altri incentivi per l’edilizia (bonus ristrutturazioni, ecobonus, bonus verde e bonus barriere architettoniche) sono già finanziati almeno per un altro anno e quindi proseguiranno.
Chi ha ristrutturato una seconda casa, in caso di vendita entro dieci anni dai lavori, vedrà formarsi una plusvalenza, tassata al 26%, nel suo reddito. Il calcolo della base imponibile da tassare, poi, sarà particolarmente sfavorevole. Per i primi cinque anni, i costi di ristrutturazione non potranno essere dedotti (come era finora) dalla plusvalenza. Per i cinque anni successivi saranno deducibili al 50 per cento. In sostanza, da gennaio il carico fiscale su queste vendite aumenta in modo esponenziale. Sono esclusi gli immobili ereditati.
Le novità sui mutui
Posticipato al 31 dicembre del 2024 il regime speciale introdotto dal Dl Sostegni bis (dl 73/2021, convertito dalla legge 106/2021) per i mutui. Il regime speciale prevede per le categorie prioritarie (giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, conduttori di alloggi Iacp e giovani di età inferiore ai 36 anni) una copertura in garanzia fino alla misura massima dell’80% della quota capitale, qualora siano in possesso di un ISEE non superiore a 40mila euro annui e richiedano un mutuo superiore all’80% del prezzo dell’immobile, comprensivo di oneri accessori. La manovra assegna al Fondo di garanzia per la prima casa 282 milioni di euro per il 2024.
Locazioni brevi
Per i casi di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo di imposta, la Manovra innalza dal 21 al 26% l’aliquota dell’imposta sostitutiva dovuta sui canoni derivanti dai contratti di locazioni di immobili a uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, che esercitano l’opzione per l’applicazione del regime fiscale della cedolare secca (dlgs 23/2011).
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