Con 348 voti a favore e 144 contrari, la Camera dei deputati ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sul disegno di legge Bilancio 2017 - “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”. Lunedì 28 novembre l'Aula voterà l'approvazione del provvedimento che quindi passerà al Senato.
Montecitorio non ha esaminato gli emendamenti proposti all’articolo 2 che contiene le misure sulle detrazioni fiscali – ecobonus, sismabonus, bonus mobili, detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie, bonus alberghi. La discussione degli emendamenti avverrà in Senato.
“Non è stato preso in considerazione – spiega il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci - un emendamento del relatore Guerra che allargava la cedibilità del credito per la riqualificazione e la copertura per gli incapienti. Non sono poi andati al voto alcuni emendamenti a mia prima firma – ricorda Relacci - approvati all’unanimità dalla Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera sull’estensione dell’ecobonus all’eliminazione dell’amianto presente negli edifici, sull’utilizzo del credito d’imposta per il verde, sulla possibilità di detrarre le spese per la certificazione statica degli edifici, fondamentale per garantire ai cittadini maggiori informazioni sulla sicurezza.”
“Su queste misure – sottolinea Realacci - in più occasioni si sono dichiarati favorevoli i ministri Delrio, Galletti e altri componenti del Governo. È ora necessario che l’esecutivo si coordini per arrivare con una voce sola alla discussione a Palazzo Madama. Mi auguro che i colleghi senatori possano fare meglio di quanto è stato fatto alla Camera. L’approvazione di questi emendamenti è fondamentale per dare maggiore forza e credibilità al progetto di Casa Italia che è strategico per il Paese e per il rilancio della nostra economia. Già oggi con le norme in vigore secondo i dati del Cresme e del Servizio Studi della Camera – ricorda il presidente della VIII commissione di Montecitorio - il credito d’imposta e l’ecobonus rappresentano infatti la più importante misura anticiclica. Nel 2016 sono previsti investimenti per 29,2 miliardi di euro e 436 mila occupati tra diretti e indotto. Con CasaItalia oltre a produrre più sicurezza e più risparmio di fonti fossili e inquinamento si potrebbe rafforzare questa spinta.”
STOP A REGIME ALLA TASSA SUI LICENZIAMENTI POST CANTIERE. Durante l’esame parlamentare è stata inserita nel disegno di legge Bilancio 2017 l’applicazione a regime della disposizione - che la normativa vigente limita al periodo 2013-2016 - in base alla quale il contributo di licenziamento a carico del datore di lavoro (pari al 41 per cento del massimale mensile di ASpI per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni) non è dovuto in caso di licenziamenti effettuati in conseguenza di cambi di appalto, ai quali siano succedute assunzioni presso altri datori di lavoro, in attuazione di clausole sociali (art. 35-bis).