ANIE Rinnovabili ha predisposto una lettera-reclamo al GSE (Gestore Servizi Energetici) al fine di ottenere al più presto la modifica in vari punti del “Documento Tecnico di Riferimento per il mantenimento degli incentivi in Conto Energia”. Se tale strada bonaria non produrrà l’effetto sperato, un ricorso al TAR sarà inevitabile.
Il DTR, che definisce le regole per garantire la corretta gestione in efficienza degli impianti incentivati, il valore limite degli incentivi attribuibili a ciascun impianto e modalità e tempistiche di comunicazione delle modifiche apportate, rischia di essere l’ennesimo provvedimento penalizzante per il settore delle energie rinnovabili.
CONTESTATI DUE PUNTI. L’Associazione, che all’interno di ANIE Federazione raggruppa le imprese costruttrici di componenti e impianti per la produzione di energia pulita, contesta due aspetti fondamentali: la preclusione della possibilità di incrementare la producibilità degli impianti e gli eccessivi costi di istruttoria.
In primo luogo, si contesta dunque l’impossibilità di migliorare la producibilità (oltre il 2%) e quindi l'efficienza degli impianti fotovoltaici incentivati. La soglia di energia massima per kW di potenza installata incentivabile viene calcolata, infatti, secondo le nuove disposizioni, in base al quantitativo massimo di energia che un impianto ha prodotto negli ultimi tre anni, maggiorato del 2%. Si tratta di un disincentivo all’obiettivo della massima resa degli impianti: ANIE Rinnovabili chiede pertanto al GSE che resti comunque valida la base del contratto espressa in kW (potenza) potendo migliorare la producibilità (kWh) degli impianti e quindi l'efficienza degli stessi anche oltre la soglia indicata.
In secondo luogo il DTR grava i Soggetti Responsabili di impianti interessati da modifiche di una serie di obblighi aggiuntivi. Nel caso specifico della sostituzione dei componenti di impianto (principali come inverter e moduli e altri come contatori, trasformatori, dispositivo d’interfaccia, strutture di sostegno dei moduli) è necessario non solo comunicare al GSE l’inizio e la fine dei lavori nonché la motivazione sottesa all’intervento, ma corrispondere ogni volta a quest’ultimo un corrispettivo fisso pari a € 50,00 e un corrispettivo variabile (2€ per i primi 20 kW di potenza incentivata, 1€ per ogni kW di potenza eccedente). ANIE Rinnovabili contesta quest’immotivata richiesta di denaro che di fatto disincentiva i produttori a riparare eventuali malfunzionamenti. Entrambi i provvedimenti, a tutto svantaggio di una reale efficienza del parco impianti installato.
Questi nuovi oneri non fanno altro che burocratizzare sempre di più il rapporto tra i proprietari degli impianti fotovoltaici e il GSE – afferma Emilio Cremona, Presidente di ANIE Rinnovabili, – andando in direzione decisamente contraria alle esigenze di semplificazione delle procedure fino ad ora richieste. Se il Modello unico per il fotovoltaico rappresenta un primo passo verso la semplificazione dell’iter legislativo, con queste nuove disposizioni si disincentivano di fatto gli operatori del settore ad effettuare eventuali interventi di manutenzione o efficientamento del loro impianto. Si tratta di un duro colpo per il settore delle energie rinnovabili: non dobbiamo dimenticare, infatti, che migliorare le prestazioni degli impianti fotovoltaici significa contribuire alla buona salute del comparto nel suo complesso, nonché la sua capacità di attrarre investimenti. Non si tratta di salvaguardare un singolo segmento del manifatturiero, ma piuttosto l’intero sistema energetico del nostro Paese.
LETTERA DI ASSORINNOVABILI AL GSE. Ieri assorinnovabili ha inviato al Gse una lettera, che riportiamo.
“Gentili Signori,
all’incontro del 20 maggio u.s. presso i vostri uffici, convocato in attuazione del Protocollo d’Intesa siglato lo scorso 17 settembre, abbiamo preso atto della disponibilità del GSE ad avviare un confronto con assoRinnovabili volto a superare le criticità e le incertezze applicative e interpretative del DTR sul mantenimento degli incentivi in conto energia (pubblicato sul vostro portale istituzionale il 1° maggio scorso) riscontrate dagli operatori e portate alla vostra attenzione.
Tra gli aspetti più salienti di cui abbiamo ampiamente discusso, ricordiamo:
- l’introduzione della “soglia massima incentivabile” che limita la possibilità di effettuare interventi di manutenzione o efficientamento sugli impianti;
- l’incertezza relativa alle tipologie di interventi e di componenti sostituiti, per i quali è necessaria la comunicazione al GSE;
- l’incertezza circa le conseguenze derivanti dall’omessa o ritardata comunicazione e la necessità (e ragionevolezza) che l’eventuale sanzione sia proporzionata al fatto;
- la necessità (e ragionevolezza) di non assoggettare a comunicazione gli interventi imposti da norme di legge, regolamenti, provvedimenti generali regolatori e/o provvedimenti particolari adottati dalle amministrazioni competenti.
Come d’intesa, stiamo predisponendo un documento di mark-up al testo del DTR che sottoporremo alla vostra attenzione al più presto con contestuale richiesta di incontro per discuterne i dettagli e le motivazioni. Inoltre, per quanto concerne la disciplina transitoria che prevederebbe di comunicare al GSE, entro il 31 maggio p.v., ogni intervento di sostituzione di componenti degli impianti fotovoltaici effettuato prima della data di pubblicazione del DTR (1° maggio 2015), abbiamo apprezzato la disponibilità comunicata dal GSE a prorogare tale termine - suggeriamo, sino, almeno, al 31 luglio 2015, meglio il 30 settembre – tenuto conto:
- dell’incertezza relativa alle tipologie di interventi oggetto della comunicazione;
- dell’incertezza sul momento della vita utile dell’impianto da cui decorre l’obbligo di comunicazione degli interventi effettuati;
- dell’incertezza circa gli adempimenti comunicativi richiesti agli operatori che già hanno comunicato al GSE l’effettuazione dell’intervento prima del 1° maggio 2015 ma hanno solo ricevuto risposte interlocutorie di “presa in carico” della comunicazione;
- della oggettiva impossibilità a procurarsi tutta la documentazione richiesta dal GSE entro il termine del 31 maggio 2015, soprattutto allorché essa è relativa a interventi risalenti nel tempo (e per i quali la disciplina convenzionale non prescriveva un obbligo di informazione al GSE in quanto non incidenti sull’energia prodotta e incentivata);
- dell’incertezza circa le conseguenze sul rapporto incentivante derivanti dalla omessa o ritardata comunicazione degli interventi entro il termine del 31 maggio 2015.
A tale fine, allo scopo di fornire idonea e tempestiva informazione agli operatori, vi chiediamo di dare adeguato risalto all’auspicato imminente provvedimento di proroga mediante pubblicazione sul portale istituzionale GSE.
Per parte nostra, forniremo ogni supporto nella comunicazione della proroga che vi chiediamo, a tal proposito, di disporre possibilmente entro il prossimo mercoledì 27 maggio”.
Agostino Re Rebaudengo
Presidente assoRinnovabili