Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato a maggioranza la proposta di legge, a iniziativa della Giunta regionale, recante “Norme della pianificazione per il governo del territorio” (Riforma della legge urbanistica).
La legge, illustrata in Aula dai relatori di maggioranza, Andrea Assenti (FdI), e di minoranza Anna Casini (Pd), è stata approvata dopo cinque sedute e l’esame di oltre 400 tra emendamenti e subemendamenti. Un testo costituito da 36 articoli che aggiorna, a oltre trent’anni di distanza, la legge urbanistica, paesaggistica e di assetto del territorio del 1992.
I pilastri d'azione
La nuova normativa si pone gli obiettivi del contenimento del consumo di suolo, della rigenerazione urbana e territoriale, del riuso del costruito, dello sviluppo sostenibile. L’articolato presenta alcuni pilastri d’azione come il Piano paesaggistico regionale (Ppr) e il Piano territoriale regionale (Ptr), il Piano urbanistico generale unico (Pug), il metodo e la procedura della copianificazione, l’introduzione, nella funzione operativa del Pug, degli istituti della perequazione urbanistica e della perequazione territoriale.
Concetto di città pubblica
Viene inoltre introdotto il concetto di città pubblica e degli standard urbanistici locali e territoriali e vengono attivati processi di rigenerazione urbana complessa, riqualificazione dell’edificato e rigenerazione territoriale. Delle proposte emendative presentate ne sono state accolte circa quaranta.
Recepito un ordine del giorno
Recepito anche un ordine del giorno, a iniziativa del Presidente del Consiglio regionale Dino Latini, per l’attuazione della nuova disciplina in materia urbanistica tenendo conto di alcune specifiche esigenze. Nello stesso ordine del giorno anche l’impegno ad assumere nei confronti del Governo e del Parlamento iniziative finalizzate a consentire, a regime, interventi di riqualificazione dell’edificato in deroga agli strumenti urbanistici, con incrementi della volumetria esistente.
“Non era più possibile attendere. Era tempo che la Regione di dotasse di un nuovo strumento normativo al passo con i tempi”, ha dichiarato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
“Mi aspettavo un confronto vivace e tempi lunghi – ha detto l’assessore all’Urbanistica, Stefano Aguzzi – dal momento che una legge come questa merita l’approfondimento dovuto ed è quello che abbiamo fatto. Sicuramente questa è una legge all’avanguardia inedita e innovativa, aperta alle esigenze dei territori e dei Comuni”.