La Giunta regionale delle Marche ha approvato le linee guida per la semplificazione dei procedimenti amministrativi in materia di vincolo idrogeologico. Ne dà notizia l’assessore alla Difesa del Suolo, che sottolinea come l’intervento faciliti la gestione di circa mille pratiche annue e del relativo nulla osta di competenza degli uffici regionali tutela del territorio di Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli.
Gli interventi interessati dalla semplificazione riguardano opere che per le loro caratteristiche non incidono in misura apprezzabile sul suolo sotto il profilo della stabilità e dell’equilibrio idrogeologico della zona vincolata. Per queste opere sarà sufficiente l’invio di una semplice comunicazione affinché sia possibile l’effettuazione degli eventuali controlli successivi sui lavori.
Per i casi dubbi è stato inoltre predisposto un fac simile di quesito da porre agli uffici regionali territorialmente competenti proprio al fine di verificare se l’intervento necessiti o meno del nulla osta. La semplificazione era stata approvata già in passato dalla Provincia di Pesaro – Urbino quando, prima della riforma degli enti provinciali, le competenze in materia idrogeologica erano in capo a quest’ultimi.
A seguito della sua applicazione, il numero delle istanze presentate si era ridotto del 20-25 per cento circa. Esse sono riconducibili ad interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria o di restauro e risanamento conservativo di opere esistenti, se non vanno a modificare le modalità di smaltimento delle acque e non comportano aumenti volumetrici, oppure nuovi interventi se i movimenti terra da loro causati sono modesti. La semplificazione amministrativa non si applica per le opere interessate dalle disposizioni in materia antisismica e di assetto idrogeologico (PAI) prevalenti, dove è comunque necessaria l’acquisizione del nulla osta al vincolo Idrogeologico.