Con 22 voti favorevoli e 2 contrari, il Consiglio regionale delle Marche ha approvato il 14 aprile scorso la proposta di legge, di iniziativa della Giunta regionale, recante "Norme in materia di controlli e ispezioni sugli impianti termici degli edifici".
La normativa, nel recepire le indicazioni provenienti in sede europea e nazionale, riordina le attività di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione ed ispezione degli impianti termici degli edifici pubblici e privati, fissa requisiti minimi di efficienza energetica rispetto allo standard iniziale, istituisce un catasto territoriale degli impianti, accessibile a tutti i soggetti interessati, e promuove campagne di informazione e sensibilizzazione dei cittadini e di formazione ed aggiornamento nei confronti dei soggetti manutentori, ai quali spetterà anche un ruolo di servizio e consulenza rispetto all’utenza.
“La scelta fatta con questa legge – ha spiegato il relatore di maggioranza Mirko Ricci – è stata quella di attenersi agli standard minimi richiesti dal D.P.R. 74/2013. Per le caldaie domestiche, impianti fino a 100 kW, la cadenza d'invio del rapporto di efficienza energetica passa quindi da due a quattro anni”.
LE ASSOCIAZIONI ARTIGIANE: “UNA VITTORIA PER I 1.780 IMPIANTISTI TERMICI DELLA NOSTRA REGIONE CON OLTRE 6.000 ADDETTI”. Le Associazioni artigiane - Cna e Confartigianato Marche - esprimono grande soddisfazione per l’approvazione della nuova legge regionale, che – commentano - “va a colmare un vuoto legislativo e assicura alla categoria una normativa di riferimento, necessaria per dare chiarezza alle imprese e soprattutto agli utenti”.
“La Legge appena approvata era attesa da mesi – ricordano le associazioni artigiane - vista la scadenza del biennio 2013-2014 in tema di regolamentazione delle manutenzioni degli impianti termici e l’avvento del nuovo dispositivo nazionale. Confartigianato e Cna Marche hanno collaborato per la stesura e la condivisione del testo e delle modifiche, coinvolto gli imprenditori fino all’approvazione della legge”.