“Le politiche edilizie e di ristrutturazione siano olistiche e inclusive, contribuiscano agli obiettivi climatici dell'UE, includano programmi integrati di ristrutturazione che integrino le catene di valore locali, i servizi sociali e l'accessibilità economica, la predisposizione degli edifici all'intelligenza, un'adeguata e salubre qualità climatica e ambientale degli ambienti interni, la mobilità e le funzioni tecniche, industriali e di efficienza energetica degli edifici e consentano la produzione e lo scambio in loco e nelle vicinanze di energie rinnovabili, la flessibilità dal lato della domanda e l'utilizzo del calore e del freddo in eccesso prodotti dalle strutture industriali nelle vicinanze, dai sistemi di trasporto locali o dalle vie navigabili, laddove ciò rappresenti un'opzione sostenibile”.
Lo chiede il Parlamento europeo nella lunga Risoluzione del 17 settembre 2020 sulla massimizzazione del potenziale di efficienza energetica del parco immobiliare dell'Unione europea, trasmessa a tutte le istituzioni dell'UE e agli Stati membri.
La Risoluzione è composta di 89 punti raggruppati nei seguenti temi:
- Quartieri e comunità
- Finanziamenti
- Tecnologie di costruzione e materiali edili
- Norme, competenze ed edifici salubri
- Digitalizzazione e dati affidabili
- Ondata di ristrutturazioni
EDIFICI SALUBRI E PRIVI DI MUFFE. Secondo il Parlamento Ue “i progetti di ristrutturazione edilizia dovrebbero sempre portare a edifici salubri e privi di muffe, tenendo conto della qualità degli ambienti interni”, e “la revisione delle norme sulla qualità dell'aria, sulle condizioni termiche e su altri aspetti di comfort e della salute connessi agli ambienti interni, comprese un'adeguata luce del giorno e la ventilazione meccanica, contribuisce alla salute e alla produttività degli utenti degli edifici e ne aumenta le prestazioni lavorative o di apprendimento, oltre a garantire notevoli risparmi in termini di benessere, riducendo così le spese pubbliche degli Stati membri e apportando vantaggi per l'economia dell'UE e tutti i suoi cittadini”.
Inoltre, il Parlamento europeo “pone l'accento sulla necessità di garantire un adeguato livello di conoscenza in materia di manutenzione degli edifici e di utilizzo da parte degli operatori e degli occupanti, compreso un cambiamento comportamentale, al fine di sfruttare appieno i benefici associati a un aumento delle prestazioni energetiche”.
In allegato il testo integrale della Risoluzione