Mentre il progresso tecnologico accelera, il mondo si trova di fronte a una sfida senza precedenti: la crescente scarsità di materiali critici, indispensabili per la transizione ecologica, la digitalizzazione e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Questo tema cruciale è stato al centro del convegno “Un pianeta in esaurimento”, svoltosi a Torino il 21 gennaio 2025. L’evento, organizzato dalla piattaforma Prometeo Tech Cultures del Politecnico di Torino e dall’Associazione CAReGIVER, ha riunito esperti del mondo accademico e industriale per analizzare le implicazioni scientifiche, economiche e sociali legate alla carenza di materie prime strategiche.
Le sfide della sostenibilità e delle materie prime
Nel corso dell’incontro, svoltosi presso il FISU Village in piazza Castello, numerosi esperti hanno condiviso il loro punto di vista sulle sfide globali legate ai materiali critici. La sessione mattutina ha visto gli interventi di Patrizia Lombardi, vicerettrice del Politecnico di Torino, che ha evidenziato le problematiche legate all’urbanizzazione e alla sostenibilità in relazione all’Agenda 2030, e di Giovanni De Santi, esperto di sostenibilità ed economia circolare, che ha approfondito il concetto di Critical Raw Materials e il loro ruolo nel futuro della tecnologia.
La sessione pomeridiana ha proseguito con le riflessioni di Guido Saracco, che ha delineato le prospettive energetiche per il 2050, e di Massimo Deandreis, il quale ha sottolineato la centralità dei materiali critici nel settore dell’energia. Stefano Re Fiorentin e Mario Petronio hanno esplorato il ruolo di questi materiali nei trasporti e nella propulsione elettrica, mentre Fabio Mingrino ha discusso le implicazioni per la filiera dell’idrogeno. Infine, Fabrizio Pirri ha analizzato le sfide della rivoluzione digitale in termini di risorse e sostenibilità.
Dichiarazioni e visioni per il futuro
Gli esperti intervenuti hanno espresso la necessità di un approccio strategico per garantire l’approvvigionamento sostenibile dei materiali critici. Guido Saracco ha sottolineato l’iniqua distribuzione di tali risorse a livello geopolitico, mentre Patrizia Lombardi ha ribadito l’importanza della condivisione della conoscenza per affrontare le transizioni ecologica e digitale.
Giovanni De Santi ha evidenziato la necessità di un piano strategico europeo per garantire l’approvvigionamento di materiali essenziali come nichel, cobalto, manganese e rame, promuovendo al contempo la ricerca di alternative sostenibili. Stefano Re Fiorentin ha posto l’accento sull’importanza del riciclo per mantenere i costi sostenibili e ridurre l’impatto ambientale della mobilità elettrica.
Massimo Deandreis ha messo in guardia dai rischi di una nuova dipendenza da materie prime critiche, sottolineando l’importanza della geopolitica nell’economia energetica globale. Fabrizio Pirri ha infine affrontato le criticità legate alla digitalizzazione, indicando la necessità di un modello di sviluppo sostenibile nel settore delle tecnologie ICT.
Il ruolo di Prometeo Tech Cultures e CAReGIVER
Prometeo Tech Cultures, iniziativa del Politecnico di Torino, si pone l’obiettivo di promuovere il dialogo tra tecnologia e società attraverso eventi, pubblicazioni e produzioni multimediali. L'Associazione CAReGIVER, invece, riunisce esperti del settore automotive per approfondire i temi della mobilità sostenibile e della transizione ecologica, preservando un patrimonio di conoscenze fondamentale per il futuro.
Il convegno di Torino ha messo in luce la necessità di una strategia globale per affrontare la crisi dei materiali critici. Senza un’azione concertata tra governi, industrie e istituzioni accademiche, il rischio di un rallentamento della transizione energetica e digitale diventa sempre più concreto. Solo attraverso un impegno condiviso e un approccio innovativo si potranno garantire soluzioni sostenibili per il futuro del pianeta.