Auto elettriche, pannelli solari e smartphone contengono materie prime critiche, fondamentali per le transizioni verde e digitale dell'UE. Garantirne l'approvvigionamento è cruciale per la resilienza economica, la leadership tecnologica e l'autonomia strategica dell'Unione europea. Con la guerra russa contro l'Ucraina e una politica commerciale e industriale cinese sempre più aggressiva, anche il cobalto, il litio e altre materie prime sono diventati un fattore geopolitico.
Data la transizione globale verso le energie rinnovabili e la digitalizzazione delle economie e delle società, la domanda di queste materie prime strategiche è destinata ad aumentare rapidamente nei prossimi decenni.
Dal Parlamento Ue ok alla legge
Ieri 12 dicembre il Parlamento europeo ha approvato, con 549 voti favorevoli, 43 voti contrari e 24 astensioni, la legge per aumentare l'approvvigionamento di materie prime strategiche dell'UE. La legislazione dovrà ora essere formalmente approvata dal Consiglio per poi essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale UE ed entrare in vigore.
L'obiettivo è rendere l'Unione più competitiva e indipendente attraverso la riduzione della burocrazia, la promozione dell'innovazione lungo l'intera catena del valore e il sostegno alle PMI. Si punta anche a promuovere la ricerca, lo sviluppo di materiali alternativi e metodi di estrazione e produzione più rispettosi dell'ambiente.
Incentivi economici mirati
La nuova legislazione prevede incentivi economici e un contesto imprenditoriale più stabile e sicuro per i progetti di estrazione e riciclaggio, con procedure di autorizzazione più rapide e semplici.
Durante i negoziati con il Consiglio, i deputati hanno spinto per una maggiore attenzione alla produzione e all'espansione dei materiali che possono sostituire le materie prime strategiche. Hanno assicurato la definizione di obiettivi per promuovere l'estrazione di più materie prime strategiche dai prodotti di scarto e insistito sulla necessità di ridurre la burocrazia per le aziende, in particolare le piccole e medie imprese (PMI).
Partenariati strategici con paesi terzi
I deputati hanno sottolineato l'importanza dei partenariati strategici tra l'Unione e i paesi terzi per le materie prime critiche, al fine di diversificare l'offerta dell'UE, con vantaggi per tutte le parti. Hanno ottenuto misure per realizzare partenariati di lungo termine su trasferimento di conoscenze e tecnologie, formazione e aggiornamento professionale, per nuovi posti di lavoro che offrano migliori condizioni di lavoro e di reddito, nonché per effettuare l'estrazione e la lavorazione nei paesi partner secondo i migliori standard ecologici.
"Questa normativa è un progetto di politica industriale per un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime in Europa. Grazie a incentivi economici mirati, stiamo creando certezza nella pianificazione dei progetti per gli investitori privati, attraverso punti di contatto unici per le imprese e procedure di autorizzazione rapide e semplici con scadenze chiare per le autorità nazionali. Ciò stimolerà l'estrazione, la lavorazione e il riciclaggio in Europa", ha dichiarato la relatrice Nicola Beer (Renew, DE).