Uno dei principali dati messi in evidenza nella nota di aggiornamento al Def (la cosiddetta Nadef) approvata in Cdm lo scorso 29 settembre, è il calo dell’evasione dell'imposta sul valore aggiunto per quasi 4 miliardi di euro nel quinquennio 2014-2018. E anche le aspettative per il 2019 sono buone grazie all'effetto combinato del meccanismo di scissione dei pagamenti (lo split payment) e della fatturazione elettronica.
I dati sull'evasione
Tuttavia, secondo quanto riportato da Italia Oggi, i valori dell'evasione restano ancora molto alti. Nel 2018 infatti l'iva non dichiarata è stata pari a 22,6 miliardi di euro mentre la dichiarata e poi non versata pari a 9,3 miliardi per un totale di 32 miliardi circa di gap. Il trend del tax gap dell'imposta sul valore aggiunto è comunque in progressiva diminuzione rispetto al 2014 quando si arrivava a quasi 35 miliardi di euro di evaso con oltre 26,5 miliardi di non dichiarato e 9,2 miliardi di dichiarato e non versato.
Benché i dati non siano ancora definitivi, nella nota di aggiornamento viene riportato che l'ultimo biennio in analisi (2018 - 2019) è caratterizzato da un forte recupero legato allo split payment e anche all'altra misura di contrasto all'evasione, la fatturazione elettronica, prevista nel 2018 per alcune categorie di soggetti e generalizzata nel 2019.
Il combinato effetto dei due strumenti dovrebbe portare a una riduzione del tax gap, la parte del "non dichiarato", di circa 3,5 miliardi di euro pari a 2,4 punti percentuali di recupero.
Franco Metta