Secondo i risultati dell’indagine congiunturale della Banca d'Italia sul mercato delle abitazioni in Italia, condotta dal 3 al 27 aprile 2018 presso 1.534 agenzie immobiliari, nel primo trimestre del 2018 la quota di operatori che segnalano pressioni al ribasso sulle quotazioni degli immobili è lievemente scesa, mentre è aumentata l’incidenza (già nettamente prevalente) dei giudizi di stabilità dei prezzi.
Nel confronto con la precedente rilevazione, il numero dei potenziali acquirenti è salito, segnalando un nuovo rafforzamento della domanda. I tempi di vendita sono rimasti sostanzialmente stabili.
La quota delle compravendite finanziate tramite mutui ipotecari è rimasta assai elevata, stabilizzandosi intorno all’80 per cento. Anche il rapporto fra prestito e valore dell’immobile si è attestato su valori elevati, intorno al 75 per cento. La quota di agenti immobiliari che ascrive la causa della decadenza degli incarichi a vendere alle difficoltà di ottenere un mutuo rimane molto contenuta, dopo aver toccato nella scorsa rilevazione il livello minimo dall’avvio del sondaggio nel 2009.
Le attese degli operatori sulle prospettive del mercato degli immobili sono rimaste favorevoli, su un orizzonte sia di breve sia di medio termine, seppure in misura lievemente inferiore rispetto al trimestre precedente.