di Franco Metta
Se una casa, un ufficio, un negozio non soddisfano certi requisiti di qualità non vengono nemmeno presi in considerazione e vanno ad allungare l'elenco dell'invenduto che diventa dell'invendibile. Parla di rivoluzione in atto nel settore immobiliare Guglielmo Pelliccioli sulle pagine di Italia Oggi. Una rivoluzione accelerata dalla pandemia. Il Covid ha reso più consapevole ed esigente il consumatore.
C'è una ridondanza di offerta – afferma Pelliccioli – spesso assai di bassa qualità che non incontra affatto i desideri della domanda. E questo perché è cambiato il cliente, l'utilizzatore finale che si è fatto più evoluto e preparato e non accetta le imposizioni che fino a qualche tempo fa gli imponeva l'offerta.Il settore immobiliare deve quindi confrontarsi con “una classe di utilizzatori (consumatori) nuova, estremamente più attenta e orientata a valutare con minor leggerezza il rapporto qualità/prezzo del servizio che gli viene offerto”. La sfida che il settore deve affrontare, secondo l’autore, riguarda tutte le componenti: “Dalla fase progettuale per arrivare a quella gestionale. Non è lontano il tempo in cui anche i prezzi delle case saranno valutati con un algoritmo che simulerà anche le spese energetiche e manutentive dei prossimi quindici anni”.