Attualità

Mercato serramenti e facciate continue e bonus edilizi: il rapporto con le previsioni 2025 e 2026

Report Unicmi: il comparto continua a crescere nel non residenziale. Il mercato residenziale, con il progressivo depotenziamento dei bonus edilizi, va verso un ridimensionamento dei volumi e dei prezzi. Per il 2025 previsioni moderatamente positive per serramenti e facciate nelle costruzioni non residenziali

martedì 8 aprile 2025 - Alessandro Giraudi

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L’Ufficio Studi di UNICMI, coordinato dal Prof. Carmine Garzia, ha reso disponibile il Rapporto sul mercato dell’involucro edilizio 2024, uno studio che analizza i dati relativi al mercato italiano dei serramenti e delle facciate continue 2024 e presenta le previsioni per il 2025 e il 2026.

ISTAT ha rilasciato una nuova serie di dati (che copre il periodo dal 2015 al 2024) sul settore delle costruzioni che evidenzia dei valori significativamente superiori rispetto a quanto rilevato finora, ciò si riflette anche sulle stime del settore dei serramenti. Nel 2023 la stima degli investimenti nelle costruzioni è passata, con la nuova serie di dati, da 209 a 239 miliardi di euro. ISTAT ha calcolato che, nel 2024 gli investimenti nelle costruzioni hanno raggiunto oltre 241 miliardi di euro, di cui 134 nel residenziale e circa 107 nel segmento non residenziale e nelle infrastrutture.

Il 2024 fa quindi registrare una crescita del settore delle costruzioni dell’1,1%, che nasconde due opposte tendenze: una correzione del residenziale, che ha subito una contrazione del 4% e una forte spinta del non residenziale, che è cresciuto di quasi il 9%, grazie all’andamento delle infrastrutture e del terziario avanzato. Le previsioni per il 2025 confermano la correzione del mercato del residenziale recupero, che sarà mitigata dal buon andamento delle nuove costruzioni abitative. Continuerà il trend positivo del settore non residenziale, che si protrarrà anche nel corso del 2026.

Nel 2024 il mercato dei serramenti e delle facciate continue ha subito una contrazione dell’1,9% rispetto all’anno precedente e si attesta a 9 miliardi di euro.

Il residenziale

Il mercato residenziale vale oltre 6 miliardi di euro di cui 5,3 nel rinnovo e poco meno di 800 milioni nel nuovo. Il mercato residenziale ha perso il 4,2% nel 2024, in particolare il recupero ha registrato una contrazione del 5,4% che è stata parzialmente bilanciata da una crescita del 3,9% nel nuovo. Il valore del mercato dell’involucro (finestre e facciate) nel segmento non residenziale è pari a 3 miliardi di euro di cui 1,3 nel nuovo e 1,7 nel recupero. Nel non residenziale la crescita è stata del 5,3%, con il nuovo che ha registrato +8% e il rinnovo +3,5%.

In riferimento al comparto residenziale si registrerà una contrazione della domanda di serramenti del 4,6% nel 2025 e del 4,9% nel 2026. In particolare il mercato dei serramenti nel segmento del rinnovo residenziale perderà oltre il 6% all’anno nel 2025 e nel 2026.

Il non residenziale

Il mercato dei serramenti e delle facciate nel non residenziale crescerà di oltre il 4% all’anno nel 2025 e nel 2026. In particolare il mercato italiano delle facciate continue, che sono parte del segmento non residenziale, è cresciuto del 5,5% nel 2024 raggiungendo un valore di 880 milioni di euro. Il mercato delle facciate crescerà del 4,8 % nel 2025 e del 4,4% nel 2026.

I bonus edilizi

UNICMI stima che gli incentivi fiscali per la sostituzione degli infissi abbiano generato nel 2024 una domanda di serramenti di oltre 2,8 miliardi di euro così composto: secondo i dati ENEA circa 2,16 miliardi di euro provengono dall’Ecobonus a cui vanno sommati, secondo le stime UNICMI, circa 639 milioni di euro provenienti dal bonus casa.

L’Ecobonus, secondo i dati ENEA, supporta soprattutto la domanda di serramenti in PVC, infatti dei 2,16 miliardi di euro investiti, 1,4, pari al 65% del totale, sono andati al PVC. Ciò indurrebbe a ritenere che il progressivo décalage delle aliquote (nel 2025 al 50% e al 36%, nel 2026 al 36% e al 30%) che indubbiamente sottrarrà appeal ai bonus, provocherà una riduzione del “mercato agevolato” con maggiori ripercussioni sulla filiera, soprattutto di importazione, del PVC.

“Il 2024 è andato meglio di come si poteva prevedere”, ha dichiarato il responsabile dell’Ufficio Studi UNICMI Carmine Garzia. “Il residenziale ha tenuto, nonostante il progressivo depotenziamento degli incentivi, la spinta forte è arrivata dal mercato delle costruzioni non residenziali che continuerà ad alimentare la domanda, con evidenti benefici per i serramenti metallici, che hanno un’eccellente penetrazione in questo segmento. Le aziende attive nel residenziale non devono cadere nella tentazione della guerra dei prezzi per mantenere i volumi. Occorre continuare a migliorare le performance del prodotto e la qualità del servizio di posa per preservare prezzi e margini”.

Mauro Durazzi, Presidente Unicmi, commentando il rapporto, ha evidenziato come “una parte rilevante della domanda di serramenti e facciate sarà generata da commesse pubbliche. Ecobonus e bonus casa hanno rappresentato il 54% degli investimenti nel segmento Residenziale Rinnovo nel 2024 rispetto al totale. A questi va sicuramente sommata una parte di investimenti derivanti dal Superbonus, ma è comunque importante rilevare che esiste anche una quota di mercato rappresentata dalla sostituzione di serramenti senza l’accesso ad alcuna detrazione fiscale. Su entrambi i fronti sarà comunque fondamentale avere regole trasparenti che permettano di istallare prodotti sostenibili e di qualità, che tutelino il consumatore”.

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