Dal giorno della sua inaugurazione ufficiale, avvenuta lo scorso 15 novembre, il nuovo centro commerciale e smart district Merlata Bloom Milano ha già accolto oltre 600.000 visitatori, segno evidente che c’è interesse dietro questa formula con cui si intende superare il classico stereotipo di mall commerciale già noto, tant’è che ora si parla di lyfestyle center.
Oltre a 210 unità commerciali, di cui 43 unità food & beverage, avvolte da un suggestivo “winter garden” in legno e vetro con ampi affacci sul parco circostante, Merlata Bloom Milano si trova nel quadrante nord ovest di Milano lungo il tratto urbano della A4 e “cerniera” spaziale e funzionale tra il quartiere residenziale UpTown di Cascina Merlata e il distretto dell’innovazione MIND (ex area Expo2015). Ospita inediti format leisure e di intrattenimento che ne fanno un unicum nel panorama dei centri commerciali ma anche prime aperture internazionali come Ric (Gruppo Cremonini), Neat Burger, catena di ristoranti 100% plant-based, nata nel 2019 nel Regno Unito e famosa per i testimonial Leonardo di Caprio e Lewis Hamilton, Kebhouze, la catena di kebab che ha aperto oltre 20 store nel 2022 che vede Gianluca Vacchi tra i suoi investitori, e Poke House, il leader globale nella categoria delle healthy bowl tutti presenti nella food court del lifestyle center.
Non solo shopping
Hanno scelto Merlata Bloom Milano per la loro prima apertura in un mall diversi brand del comparto food (Caffè Caruso, Cipiace, Fresco&Cimmino, Hamerica's, Hiromi Cake, Macha café, Martinucci Laboratory, Pasticceria Sessa, Poldo, Rinaldini e Starbox), fashion (Bomboogie, Colmar, Jaggy, Only e Paragon, oltre che Reserved e Mohito, i brand di moda del Gruppo LPP, leader internazionale con oltre 30 anni di esperienza nella creazione, produzione e distribuzione di abbigliamento alla moda e trasversale per stili ed età) e beauty (Arabian Oud, il marchio internazionale di profumeria con oltre 1.000 negozi in molte parti del mondo, inclusi i flagship store sugli Champs-Élysées a Parigi, a Oxford Street a Londra e a Times Square a New York). C’è anche Esselunga con un nuovo superstore con accesso diretto dall’interno del mall che porterà agli abitanti dell’area prodotti e servizi di qualità, compreso il Bar Atlantic e il Beauty store eb. Per gli appassionati di cinema è presente NOTORIOUS Cinemas con un totale di dieci sale e mille posti a sedere, che consentono di apprezzare appieno l’esperienza cinematografica.
Merlata Bloom Milano, nato per rispondere alle esigenze di servizio di un bacino di utenza di 3.600.000 di persone, è un progetto della società Merlata Mall S.p.A., co-finanziato da Ceetrus, ImmobiliarEuropea e SAL Service, gestito e commercializzato da Nhood Services Italy sin dalla fase progettuale.
I numeri di un mall dal cuore verde
Merlata Bloom Milano è stato concepito già a livello progettuale con un alto grado di efficienza energetica, grazie ad attente scelte progettuali. Ecco alcuni numeri: l’asset consumerà il 24% in meno rispetto allo standard di riferimento europeo degli edifici ad energia quasi zero (nearly Zero Energy Building - nZEB); l’edificio sarà completamento gas-free, e non utilizzerà quindi gas metano né per il riscaldamento né per le cucine. Il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria saranno infatti garantiti dal collegamento alla rete di teleriscaldamento A2A di Milano Ovest, la più efficiente di Milano in termini di emissioni CO2 (59 gCO2eq/kWh, circa un terzo delle emissioni delle reti Milano Nord ed Est); circa 50 m2 di pannelli solari termici installati in copertura; in estate l’edificio verrà invece raffrescato da un sistema impiantisco molto avanzato composto da una serie di pompe di calore collegate ad un anello di condensazione alimentato da un sistema di pozzi geotermici ad acqua di falda. Infine, oltre 5.000 metri quadrati di pannelli fotovoltaici in copertura saranno in grado di coprire circa il 20% dell’intero fabbisogno elettrico dell’edificio.
Grazie a tutti questi elementi, l’edificio riesce a evitare un’elevata quantità di emissioni di CO2, restando ben al di sotto dei limiti consentiti dalla curva di emissioni di CO2 necessari per il raggiungimento dell’obiettivo 1.5 ⁰C come definito a livello europeo dal CRREM, piattaforma riconosciuta dall’Unione Europea per il calcolo delle emissioni CO2 nel real estate. Si stima infatti che circa 9.400 tonnellate di CO2 saranno risparmiate da oggi al 2050 rispetto i limiti imposti dagli Accordi di Parigi del 2015.
Da un’analisi appena condotta si evince che Merlata Bloom risulta allineato ai principi definiti dalla tassonomia Europea del DNSH (Do No Significant Harm, ovvero “Non arrecare danno significativo all’ambiente”), ad oggi il principale riferimento europeo che definisce in maniera completa e rigorosa principi da seguire per assicurare la sostenibilità degli investimenti. L’allineamento con questi principi dimostra che Merlata Bloom Milano con mirate scelte progettuali limita le proprie emissioni di CO2, massimizza la propria resilienza ai cambiamenti climatici, rispetta e salvaguarda le risorse idriche, implementa i principi dell’economia circolare e minimizza l’inquinamento dell’aria.
Prossimo traguardo
Ma la proprietà di Merlata Bloom sta lavorando su obiettivi ancora più ambiziosi. È stata individuata una roadmap che definisce i prossimi passi per garantire il raggiungimento dell’obiettivo Net Zero Carbon entro il 2050. Oltre l’efficienza energetica raggiunta grazie al progetto e alla costruzione, Merlata Bloom ha in corso di ottenimento la prestigiosa certificazione internazionale di sostenibilità BREEAM New Construction -Very Good e BREEAM In Use – Excellent. Questo non solo grazie alle lungimiranti scelte energetiche descritte finora, ma anche grazie ad una serie di accorgimenti volti a minimizzare l’impatto ambientale dello sviluppo: sono state fatte scelte di materiali a basso contenuto di carbonio come il legno lamellare per il Winter Garden invece che l’acciaio; sono stati minimizzati i consumi idrici anche grazie alla presenza di una superficie di oltre 5000m2 in copertura che permetterà di raccogliere l’acqua piovana e riutilizzarla per l’irrigazione; inoltre, durante la costruzione, sono stati utilizzati in media il 35% di materiali riciclati; sono stati recuperati per il riciclo oltre il 75% dei rifiuti da cantiere.