È stato pubblicato sulla G.U. n. 188 del 12 agosto scorso il decreto del Ministero dell’Interno con il quale è stato approvato il modello di certificazione informatizzato per la richiesta dei contributi, di cui al comma 853 della Legge di Bilancio 2018, per interventi inseriti in uno strumento programmatorio di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.
La richiesta deve essere formulata esclusivamente con modalità telematica entro il termine perentorio delle ore 24.00 del 15 settembre 2019.
Si evidenzia che il decreto legge Crescita (n. 32 del 2019, art. 4, comma 12-bis) ha modificato la normativa di riferimento per la richiesta e l’assegnazione dei contributi. In particolare:
a) è stato modificato il contributo massimo richiedibile, fissato in 1 milione di euro per i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, in 2,5 milioni di euro per i comuni con popolazione da 5.001 a 25.000 abitanti e di 5 milioni di euro per i comuni con popolazione superiore a 25.000 abitanti;
b) è stato introdotto un criterio di priorità per l’assegnazione del contributo:
- investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
- investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
- investimenti di messa in sicurezza degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell'ente;
c) è stato soprattutto modificato il criterio per l’assegnazione del contributo: nel caso in cui l'entità delle richieste superi l'ammontare delle risorse disponibili, ferme restando le priorità di assegnazione precedenti, l'attribuzione è effettuata a favore degli enti che presentano la minore incidenza del risultato di amministrazione, al netto della quota accantonata, rispetto alle entrate finali di competenza. Ma, a differenza dei due anni precedenti, è stata fissata una soglia, pari al 50% delle risorse disponibili, a favore dei comuni con risultato di amministrazione negativo. In tal modo, si garantisce che anche gli enti che presentano un avanzo applicabile contenuto possano essere destinatari di risorse.
Come per gli anni precedenti, invece, sono escluse dalla procedura di assegnazione le richieste:
- riferite ad opere non incluse in uno strumento di programmazione (quale, ad esempio, il piano triennale delle opere pubbliche);
- per le quali il CUP indicato non è valido o risulta erroneamente indicato;
- avanzate dai comuni che, alla data di presentazione della richiesta, non abbiano inviato alla BDAP l’ultimo rendiconto della gestione approvato (2018), il piano degli indicatori e il piano dei conti, con l’esclusione degli enti del sisma 2016 per i quali sono sospesi i termini per l’invio di tali documenti contabili e per i quali le informazioni contabili saranno desunte dall’ultimo certificato di rendiconto trasmesso al Ministero dell’Interno.
Il Ministero dell’Interno ha inoltre pubblicato un documento – IN ALLEGATO - relativo ai contributi in oggetto che dettaglia le tipologie di investimenti ammissibili e fornisce ulteriori indicazioni utili per la richiesta del contributo. (fonte: Fondazione Ifel)