Con il decreto 8 novembre 2023, il Ministero dell'Interno ha approvato la modalità di trasmissione dell’istanza per l’attribuzione del contributo (previsto dall’articolo 1, commi da 51 a 58, della legge 27 dicembre 2019, n.160), annualità 2024, a copertura della spesa di progettazione concernente gli interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, degli edifici pubblici e delle scuole, delle strade e del patrimonio comunale.
Ricordiamo che il comma 51 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2020 - legge 27 dicembre 2019, n. 160 - dispone testualmente: « Al fine di favorire gli investimenti, sono assegnati agli enti locali, per spesa di progettazione definitiva ed esecutiva, relativa ad interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale, nonché per investimenti di messa in sicurezza di strade, contributi soggetti a rendicontazione nel limite di 85 milioni di euro per l'anno 2020, di 128 milioni di euro per l'anno 2021, di 320 milioni di euro per l'anno 2022, di 350 milioni di euro per l'anno 2023 e di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2031.». Il comma 51 – ter incrementa di 100 milioni di euro le risorse assegnate agli enti locali ai sensi del citato comma 51 per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
Richieste di contributo dal 1° dicembre ed entro il 15 gennaio 2024
La richiesta di contributo deve essere trasmessa solo ed esclusivamente con modalità telematica, tramite la Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP) di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n.229, a partire dal 1° dicembre 2023 ed entro le ore 23:59 del 15 gennaio 2024, a pena di decadenza.
Quali enti locali non possono presentare la richiesta
Sulla base delle nuove disposizioni normative, non possono presentare la richiesta di contributo gli enti locali beneficiari del medesimo contributo nel biennio 2022-2023, assegnato rispettivamente con decreto del Ministero dell’interno di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze del 10 giugno 2022 e con decreto del Ministero dell’interno del 28 ottobre 2022, che non abbiano dimostrato, tramite i sistemi di monitoraggio di cui al comma 57, di aver completato le relative attività di progettazione.