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Metanizzazione del Mezzogiorno, via libera dal Cipe

Interessati 96 comuni suddivisi tra Campania, Calabria e Sicilia

mercoledì 28 gennaio 2015 - Redazione Build News

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Dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) è arrivato l'ok al piano per la metanizzazione del Mezzogiorno, che “oltre a garantire la realizzazione ed il completamento di numerosi progetti di metanizzazione”, avrà anche significative “ricadute in termini occupazionali e sulle infrastrutture energetiche del Meridione”, sottolinea in una nota il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Simona Vicari.

“Con il via libera del Cipe il Piano Nazionale della Metanizzazione, in particolare del Mezzogiorno, sarà completato. Sono passati trent’anni ma adesso è possibile portare a definizione un’opera importante e fondamentale per la crescita del Sud”, commenta Vicari.  

Il Comitato ha stabilito i criteri per la concessione dei contributi a favore dei comuni e dei loro consorzi per il completamento del programma generale di metanizzazione del Mezzogiorno. La legge 23/12/2013, n. 147, art. 1, comma 319, aveva già stanziato per questa finalità 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2014 al 2020, sul Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020. Con la decisione odierna le risorse, fino ad esaurimento, andranno a finanziare tre categorie di priorità (Comuni inseriti in vecchie graduatorie, Comuni inseriti nel programma e non finanziati, altri Comuni finora esclusi dal programma) e il maggior numero di destinatari è localizzato nell’area del Cilento. La misura massima del contributo statale deve rimanere contenuta per ogni progetto entro la soglia del 50%.

INTERESSATI 96 COMUNI CAMPANI, CALABRESI E SICILIANI. I Comuni interessati saranno complessivamente 96, suddivisi tra Campania, Calabria e Sicilia.

CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE FINO AL 50% DEL COSTO DELL'INVESTIMENTO. I Comuni e i Consorzi potranno beneficiare “di contributi in conto capitale fino al 50 per cento del costo dell’investimento previsto. Un’erogazione che avverrà qualora l’avanzamento dell’opera raggiunga un’entità non inferiore al 25 per cento della spesa ammessa al finanziamento”.

“Si è giunti a questo risultato – spiega il sottosegretario al Mise – grazie al lavoro del tavolo, presieduto da me e formato dagli operatori del settore e dai rappresentanti degli Enti Locali, istituito presso il ministero dello Sviluppo economico”.  

LE ALTRE DECISIONI DEL CIPE

Il Comitato ha preso atto della proposta di riprogrammazione degli interventi finanziati con il FSC di competenza della Regione Siciliana. Avendo destinato la Regione 508,3 milioni di euro al concorso agli obiettivi di finanza pubblica (avvalendosi della facoltà prevista dall’art. 16, comma 3 DL 95/2012) ha dovuto procedere a rimodulare le precedenti assegnazioni finanziarie. Inoltre sono destinati 10 milioni di euro per gli interventi di smaltimento dell’amianto e dell’eternit nei comuni della Valle del Belice.

Il CIPE ha assegnato 3 milioni di euro per il progetto di completamento del Nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria. La, legge di stabilità 2014 aveva accantonato risorse del FSC per complessivi 30 milioni di euro da destinare a interventi urgenti ed immediatamente attivabili relativi a nuove sedi per uffici giudiziari. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 36 milioni di euro e la quota restante è finanziata tramite la Cassa Depositi e Prestiti e la Regione Calabria.

Programma delle infrastrutture strategiche (PIS). Il CIPE ha approvato il progetto definitivo dell’intervento Nodo ferroviario di Bari sud e il progetto definitivo delle opere risultanti dall’accoglimento di due prescrizioni dettate con delibera n. 104/2012. Si tratta della realizzazione di una variante di tracciato della linea RFI Bari - Lecce della lunghezza di 10,4 km a sud di Bari, tra le stazioni di Bari centrale e di Bari Torre a mare, con la realizzazione della fermata “Campus”, della stazione “Bari Executive” e della fermata “Triggiano”. Il tratto di linea “Bari centrale” - stazione “Executive” è previsto a 4 binari, mentre a valle della suddetta stazione è a due binari.

Il costo dell’intervento è di 391 milioni di euro (al netto dell’IVA) ed è integralmente finanziato nell’ambito del Contratto di programma 2007/2011, aggiornamento 2011.

Relativamente al raddoppio della tratta ferroviaria Termoli-Lesina, il CIPE ha approvato il progetto preliminare del primo lotto (finanziato) e, solo in linea tecnica, i progetti preliminari dei lotti 2 e 3. Il costo dell’intero intervento è di 549 milioni di euro (al netto dell’IVA), di cui 106 milioni per il primo lotto Ripalta-Lesina. L’intervento è finanziato dal Contratto di programma 2012 - 2016 tra RFI e il MIT, nella parte Investimenti. L’intervento permetterà la sostituzione dell’attuale binario singolo che impedisce incrementi di traffico e comporta limitazioni alla circolazione ferroviaria. Il tratto ferroviario Termoli – Lesina della linea Pescara – Bari, si sviluppa per circa km 31, interessa le Regioni Molise e Puglia, nelle Provincie di Campobasso e Foggia. I principali obiettivi del progetto sono di uniformare gli standard di esercizio a quelli dell’intera direttrice adriatica; velocizzazione, aumentare l’offerta e conseguimento di elevati standard di qualità e regolarità del servizio e messa in sicurezza della linea rispetto al rischio idraulico connesso agli eventi alluvionali.

Il CIPE ha autorizzato l’utilizzo delle economie di gara nell’ambito del Programma delle piccole e medie opere - riprogrammazione delle opere delle Regioni Puglia e Basilicata, per circa 5,8 milioni di euro da utilizzare per il finanziamento di ulteriori interventi localizzati nelle Regioni Puglia e Basilicata.

Il CIPE ha autorizzato l’erogazione di finanziamenti per l'impianto di Trasporto Pubblico Locale elettrificato a tecnologia innovativa tra Pescara e Montesilvano. Si tratta di una filovia a tecnologia innovativa tra Pescara e Montesilvano, del costo di circa 31milioni di euro. L’impianto, finanziato dal CIPE per circa 24,9 milioni di euro, a valere sulle risorse di cui alla legge n. 211/1992 (trasporto rapido di massa) è in via di completamento. Il sistema di guida automatico già installato sui filobus è però al momento privo del relativo nulla osta per la sicurezza e i filobus stessi possono quindi operare solo in modalità tradizionale. Il CIPE ha pertanto autorizzato l’erogazione fino al 70% del contributo pubblico relativo ai filobus con l’immissione in esercizio degli stessi col sistema di guida tradizionale, e il restante 30% con l’attivazione del sistema di guida automatica, dopo l’acquisizione del relativo nulla osta per la sicurezza, prevista per i primi mesi dell’anno 2015.

Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014 – 2020. Il Comitato ha preso atto dell’Accodo di Partenariato, già approvato in data 29 ottobre 2014 dalla Commissione europea. Le risorse comunitarie complessive previste ammontano a circa 44 miliardi di euro in relazione ad 11 obiettivi tematici, focalizzati particolarmente su ricerca e innovazione, agenda digitale, competitività dei sistemi produttivi, energia sostenibile, clima e rischi ambientali, ambiente, mobilità sostenibile, occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione, capacità istituzionale e amministrativa.

Il CIPE ha approvato le modalità di attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Tali aree sono state definite nell’Accordo di partenariato con la Commissione Europee come quelle caratterizzate da calo demografico e lontananza da servizi essenziali (scuola, sanità e mobilità). Le risorse, pari a 90 milioni di euro per il triennio 2014-2016, sono stanziate dalla legge di stabilità per il 2014 a carico del Fondo di rotazione ex lege 183/1987. Saranno selezionate entro il 30 marzo 23 aree progetto selezionare (con dotazione di 3,74 milioni di euro ognuna). Le Regioni o Province autonome dovranno sottoscrivere Accordi di programma quadro (APQ) entro il 30 settembre 2015.

In merito alla definizione dei criteri di cofinanziamento pubblico nazionale dei programmi europei, per il periodo 2014-20120, il Comitato ha recepito alcune modifiche alla propria precedente deliberazione, richieste dalle Regioni in sede di espressione del parere da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, tra i quali l’assegnazione di risorse per il riequilibrio finanziario per la Regione Campania.

ALTRI PUNTI. Il Comitato ha anche ripartito i finanziamenti per 7,85 milioni di euro relativi al 2013 e al 2014 del fondo, per il funzionamento dei Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici - regionali e delle amministrazioni centrali - e per le cosiddette "funzioni orizzontali" (coordinamento nuclei e Monitoraggio degli investimenti pubblici - MIP), ex l. 144/1999, articolo 1, comma 7.

Sono anche state approvate le Linee guida per il monitoraggio finanziario delle grandi opere (MGO) di cui all'articolo 36, comma 3, del DL 90/2014, proposte dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO) del Ministero dell’interno. Si tratta di una forma di controllo dei flussi finanziari più stringente della “tracciabilità” prevista dalla legge “antimafia” 136/2010, che mira a evitare infiltrazioni criminali nella realizzazione delle infrastrutture strategiche attraverso il tracciamento in via automatica, tramite l’utilizzo del Codice Unico di Progetto -CUP, di tutti i movimenti finanziari che intercorrono tra gli operatori che partecipano alla realizzazione dell’opera, con meccanismi di allerta in caso di situazioni anomale. Il sistema MGO ha già superato la fase sperimentale ed è operativo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, che ne ha curato lo sviluppo e ne ha cofinanziato il completamento nell’ambito del progetto europeo Creation of Automated Procedures Against Criminal Infiltration in public contracts (C.A.P.A.C.I.).

Il CIPE ha altresì individuato, ferme restando le verifiche di compatibilità con la normativa comunitaria, le possibili fonti di finanziamento nelle residue disponibilità della programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013 per le seguenti opere:

- Completamento della riqualificazione funzionale del complesso delle terme Leopoldine di Montecatini Terme;

- Opera stradale per il miglioramento della viabilità urbana relativa al sottopasso di Prato;

- Bonifiche dei fondali dei porti e degli approdi di Bari.

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