Oggi 3 aprile presso la sede del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) a Roma sono stati presentati l’accordo sinergico tra CNAPPC ed Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) e la campagna informativa sulle misure di micro-housing a disposizioni di professionisti e neo imprenditori.
L’evento, rivolto a tutti gli iscritti all’Ordine e alla stampa specializzata, ha focalizzato l’attenzione sul “microcredito per l’housing”, una misura ingegnerizzata dall’ENM e promossa dal CNAPPC, che prevede il finanziamento e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica e di tutoraggio a favore di persone in possesso di partita IVA, proprietari o affittuari di immobili, che intendono utilizzare tali strutture per un’attività micro-ricettiva di tipo extra-alberghiero, quali ad esempio B&B ed affittacamere. L’attivazione di questo tipo di servizio – per il quale i proprietari o affittuari possono fare richiesta di microcredito – comporta interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di messa a norma degli impianti, di abbattimento delle barriere architettoniche, nonché di pratiche edilizie e di avvio attività che richiedono la competenza professionale degli architetti.
Si tratta di un’iniziativa in grado di incentivare micro-interventi di riqualificazione, anche se in scala minore, del patrimonio edilizio privato e pubblico esistente. Una misura studiata per sostenere, da un lato, la ‘messa a norma’ dei locali, garantito dalla professionalità degli iscritti all’Ordine, dall’altro, utile a sviluppare strutture che possano attirare quella tipologia di turisti che ama viaggiare e allo stesso tempo soggiornare in ambienti familiari che offrono esperienze più autentiche in luoghi paesaggisticamente e storicamente rilevanti, incentivando un target in espansione.
La misura, che amplifica il valore della finanza etica e del microcredito con la valorizzazione di strutture e la creazione di un percorso economico sviluppato in sinergia con i professionisti dell’Ordine, si articola in fasi di informazione e formazione, con la diffusione di una campagna social.
Per quanto riguarda la fase di formazione, essa si articola attraverso seminari svolti in collaborazione con gli Ordini territoriali e da corsi di approfondimento facoltativi, reperibili sulla piattaforma “iM@teria”. Tutte le fasi sono accreditate per crediti di formazione professionale dai vari Ordini degli Architetti, P.P.C. Nei corsi vengono approfonditi i criteri per l’elaborazione di un’analisi del mercato e di un business plan, viene analizzato il contesto istituzionale nel quale è collocato il “microcredito per l'housing” e vengono esaminati i servizi ausiliari di tutoraggio da fornire ai clienti. A completamento dell’iter formativo, inoltre, saranno organizzati periodicamente dei webinar interattivi e momenti di collaborazione tra architetto e tutor sui progetti approvati e su quelli in corso.
Tutte le informazioni e le specifiche sulle attività di micro housing e sul progetto in particolare sono reperibili sul sito internet dell’Ente Nazionale per il Microcredito alla pagina housing.microcredito.gov.it.
Quella tra ENM e CNAPPC vuole essere una collaborazione fattiva che intercetta domanda e offerta sul mercato dell’housing e della micro-ricettività – dichiara il presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Mario Baccini, che aggiunge: promuovere un’azione formativa dei soggetti che sono in grado di essere parte integrante della realizzazione di un progetto che si immette nel mercato con una proposta all’avanguardia nelle tecniche, nei materiali e nella prospettiva è sicuramente vantaggioso per chi decide di aprire un’attività innovativa con il supporto tecnico e la garanzia dello Stato che il microcredito può offrire.
Per Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori
con questa collaborazione per gli architetti, giovani e non, si inaugura un nuovo modo di operare nel settore della microricettività, attraverso nuove conoscenze nell'ambito della micro finanza fino ad ora ancora poco esplorato. L’accordo, oltre a rappresentare una opportunità professionale, rientra nell’obiettivo di realizzare iniziative per valorizzare e rigenerare il patrimonio edilizio esistente e per combattere comportamenti illegali, tra i quali, il ricorso all’abusivismo e la deroga alle norme sulla sicurezza strutturale, impiantistica ed energetica.