«Favorire l’avvio di iniziative micro-imprenditoriali e di attività professionali attraverso la leva del microcredito e della microfinanza, per promuovere l’educazione finanziaria, la cultura d’impresa e l’inclusione sociale e finanziaria attraverso il sostegno alle professioni». È l'obiettivo del protocollo d'intesa siglato oggi a Roma tra il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, e il presidente dell'Ente nazionale del Microcredito, Mario Baccini.
L'accordo punta infatti a una reciproca collaborazione per attivare iniziative comuni di ricerca, studio e monitoraggio e promozione delle misure di sostegno a favore dei professionisti colpiti dalla crisi economica, ma anche favorendo i giovani che si affacciano al mondo del lavoro professionale sostenendo la loro crescita e la loro specializzazione professionale, attraverso i programmi, gli strumenti microfinanziari e gli incentivi regionali e nazionali a sostegno dell'avvio e del consolidamento della libera professione.
In base al protocollo d'intesa, l'Ente nazionale del Microcredito garantirà un flusso informativo costante sui programmi microfinanziari e incentivi destinati all'avvio di autoimpiego e microimpresa che coinvolgano anche i liberi professionisti e che verranno veicolati da Confprofessioni ai propri associati per promuovere le opportunità di sostegno economico, finanziario e di tutoring a microimprese e professionisti.
L'Ente presieduto da Baccini in partnership con Confprofessioni metterà in campo una serie di misure e strumenti di microfinanza sperimentali a supporto dell'attività e del reddito dei professionisti (es. anticipo di incasso delle fatture e crediti incagliati), oltre a ospitare presso gli oltre 160 sportelli della Rete-microcredito nelle regioni italiane i professionisti individuati da Confprofessioni che desiderassero svolgere attività di consulenza e accompagnamento specialistico (consulenza fiscale, mentoring, ecc.) nei confronti degli utenti degli Sportelli.
L'intesa tra Confprofessioni e l'Ente nazionale del Microcredito apre poi la strada a possibili sinergie con Fidiprof, il consorzio di garanzia fidi che fa capo a Confprofessioni, per costituire misure, sia di credito che di leasing, a favore di professionisti non ammissibili alla garanzia del Fondo per le PMI.