Recupero edilizio

Mies van der Rohe Award: vince (per la prima volta) un progetto di riqualificazione edilizia collettiva

Il prestigioso European Union Prize for Contemporary Architecture – Mies van der Rohe Award è andato al progetto olandese Kleiburg degli architetti NL e XVW architectuur

venerdì 12 maggio 2017 - Erika Seghetti

Kleiburg

La Commissione Europea e la Fondazione Mies van der Rohe hanno annunciato oggi il vincitore del EU Prize for Contemporary Architecture - Mies van der Rohe Award, uno dei premi più prestigiosi per l’architettura europea. La scelta è ricaduta sul progetto di riqualificazione edilizia di Kleiburg, un complesso edilizio degli anni ’60 situato ad Amsterdam e curato dallo studio NL Architects in collaborazione con XVW architectuur. Il progetto è stato selezionato dalla rosa di cinque finalisti (Rivesaltes Memorial Museum, il Katyn Museum di Varsavia, il Kannikegården a Ribe ed l’Ely Court a Londra) che a loro volta avevano superato una selezione fra 356 progetti.

Vince per la prima volta un progetto di riqualificazione edilizia


La vittoria del progetto olandese è particolarmente significativa innanzitutto perché è la prima volta che il premio viene consegnato a un lavoro di riqualificazione edilizia e di recupero e valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente. Il modo l’intervento è stato realizzato e gestito è poi un altro elemento interessante e che è stato apprezzato dalla giuria. Si tratta infatti di un progetto di riqualificazione di un megablocco edilizio, uno dei più grandi complessi residenziali dei Paesi Bassi con ben 500 appartamenti, a cui hanno partecipato diversi soggetti. A partire dal consorzio che lo gestisce, DeFlat, che ha scelto di ‘salvare’ l’edificio in degrado, passando per i proprietari stessi che si sono occupati del rinnovamento delle proprie unità, per il Bijlmer Museum che ha appoggiato l’intervento e per l’intera comunità del quartiere. Gli architetti hanno contribuito alla riuscita del progetto rivisitando l’edificio in chiave moderna, puntando soprattutto sulla flessibilità della pianificazione interna.

Un esempio da seguire

La Fondazione Mies Van der Rohe ha definito il progetto ‘eroico’ e al tempo stesso ‘ordinario’, identificandolo come l’esempio che tutte le città europee dovrebbero seguire per affrontare la domanda abitativa in costante aumento.


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