Con 23 voti contrari e 21 favorevoli, il Consiglio comunale di Milano non ha dato il via libera alla delibera della Giunta con il progetto di riqualificazione di 7 maxi aree ferroviarie dismesse, che prevede investimenti per 130 milioni di euro da parte della società Sistemi Urbani Fs.
“Il motivo della bocciatura sembrerebbe da ricercare nell'inizio anticipato della campagna elettorale per le amministrative del 2016”, riferisce Il Sole 24 Ore.
“Chiunque abbia esperienza politica sa che è una cosa che capita, ora ragioneremo sul da farsi perché il progetto per noi rimane valido”, ha detto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
IL 18 NOVEMBRE FIRMATO L'ACCORDO. L’Accordo di Programma tra Comune di Milano, Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane per la riqualificazione delle aree dei sette scali ferroviari dismessi presenti a Milano (Farini, Romana, Genova, San Cristoforo, Greco, Lambrate, Rogoredo) era stato firmato lo scorso 18 novembre (LEGGI TUTTO).
RIGENERAZIONE URBANA. Tra gli obiettivi del progetto, nuovi parchi e nuove relazioni ciclopedonali fra i quartieri separati dalla ferrovia; la ricucitura della maglia urbana; un mix funzionale e nuovi alloggi di edilizia sociale; l'integrazione con le stazioni ferroviarie esistenti e future; un'elevata qualità architettonico – ambientale.