Assoedilizia e un privato proprietario di immobili in Milano hanno impugnato dinanzi al Tar Lombardia (sezione di Milano, ricorso notificato il 23 gennaio 2015 e patrocinato dagli avvocati Bruna Vanoli Gabardi e Luca Stendardi) il nuovo regolamento edilizio di Milano, approvato con Deliberazione n. 27 del 2 ottobre 2014 e pubblicato sul Bollettino ufficiale della Lombardia (BURL) del 26 novembre 2014 (LEGGI QUI LE NOVITÀ PRINCIPALI).
LE NORME IMPUGNATE. Tra gli articoli impugnati quelli che riguardano l'istituzione del fascicolo del fabbricato e l'obbligo di consentire il parcheggio di biciclette nei cortili; il collaudo obbligatorio degli edifici con più di 50 anni, con il venir meno dell'agibilità dell'edificio in caso di assenza della relativa certificazione e l'obbligo per i notai di allegarla agli atti di compravendita; l'intervento del Comune sugli immobili in accertato stato di abbandono e di degrado, con diffida a eseguire gli interventi di ripristino con assunzione di intervento e spesa da parte del Comune, che andrà poi a recuperarla coattivamente dal proprietario, con la previsione che tali beni siano attribuiti a una destinazione pubblica qualora il proprietario non provveda al ripristino e il Comune non intervenga direttamente ritenendo la spesa eccessivamente gravosa; l'attribuzione, al direttore del coordinamento delle attività edilizie, del potere di aggiornare automaticamente il regolamento per adeguarlo a disposizioni di legge, a decisioni della Corte Costituzionale e a sentenze definitive del Consiglio di Stato.