Fuori dai centri abitati i monopattini elettrici possono circolare esclusivamente sulle piste ciclabili o su percorsi riservati alle biciclette. La norma, che è stata introdotta nel decreto legge di proroga termini nel corso dell’esame nelle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, fa chiarezza sulle modalità di circolazione di questi mezzi di mobilità dolce, sempre più diffusi nelle città, per aumentarne la sicurezza.
La disposizione precedente – ricorda il MIMS in una nota - prevedeva la possibilità di utilizzare i monopattini dovunque fosse consentita la circolazione delle biciclette e, dunque, anche nelle strade extraurbane.
Rimangono invariate le disposizioni sulla circolazione dei monopattini nei centri abitati: possono circolare esclusivamente su strade con limite di velocità non superiore a 50 Km/h, nelle aree pedonali, su percorsi pedonali e ciclabili, su corsie ciclabili, su strade a priorità ciclabile, su piste ciclabili e dove è consentita la circolazione delle biciclette.
Il decreto ha anche prorogato di due mesi, dal primo luglio al 30 settembre 2022 il termine entro cui i monopattini elettrici commercializzati in Italia devono essere dotati delle frecce e degli indicatori luminosi di frenata su entrambe le ruote. Per i monopattini già in circolazione a quella data è confermato l’obbligo di adeguarsi entro il primo gennaio 2024.
APPROVATI ANCHE ALTRI EMENDAMENTI. Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, esprime “soddisfazione” per l’approvazione nelle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera di emendamenti al Milleproroghe che “rafforzano le misure di sostegno per diversi settori della mobilità tra cui i porti, l’autotrasporto, il trasporto pubblico locale e quello marittimo”.
Le norme introdotte nel decreto – ha spiegato il Ministro - vanno nella direzione di supportare comparti che durante la crisi pandemica hanno assicurato il proprio contributo per la prosecuzione dei servizi a beneficio della collettività, nonostante le inevitabili difficoltà economiche. Ringrazio le Commissioni per la sensibilità mostrata approvando questi emendamenti.
Per il settore portuale le nuove norme prevedono la costituzione di un fondo, alimentato con una quota delle entrate proprie delle Autorità di Sistema portuale (tasse di imbarco e sbarco delle merci), per incentivare il pensionamento anticipato dei lavoratori, in considerazione delle attività gravose che svolgono. Si prevede inoltre l’estensione fino al 30 giugno 2022 delle misure di sostegno ai lavoratori portuali che a seguito dell’emergenza da Covid-19 hanno svolto meno giornate di lavoro.
A favore dell’autotrasporto sono stati stanziati 3,7 milioni per il 2022 e 5,4 milioni l’anno dal 2023 al 2026 per l’erogazione di voucher ai giovani fino a 35 anni che prendono la patente per la guida dei mezzi pesanti. A sostegno del trasporto pubblico locale la norma introdotta nel decreto prevede la proroga fino al 30 marzo 2022 del divieto di decurtazione delle risorse, che le Regioni erogano alle aziende di Tpl, per eventuali minori corse effettuate a causa della pandemia. Per il settore marittimo sono state prorogate le procedure semplificate per l’arruolamento del personale.
Tra le novità anche la previsione di un investimento da parte del Mims per completare i lavori di ampiamento del Museo Maxxi di Roma all’insegna della sostenibilità, dell’innovazione e dell’inclusione.