“È indispensabile prorogare al 31 gennaio 2016 il termine riguardante l’entrata in vigore dell’obbligatorietà per i comuni di acquisire beni, servizi e forniture attraverso le modalità di aggregazione di cui all’art 33 comma 3bis del codice contratti pubblici, sia per ragioni di coerenza legislativa in quanto verrà emanato il nuovo codice contratti pubblici, sia per valutare l’operatività dei 33 soggetti aggregatori che scatterà dal 1 gennaio 2016”.
Lo chiede l'Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) che ha inviato al Sottosegretario Claudio De Vincenti e al Ministro dell’Interno Angelino Alfano un pacchetto di proposte per il Milleproroghe, il provvedimento recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative che sarà approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.
In materia di centrali uniche di committenza, l'Anci propone il seguente emendamento: “Il termine di cui all'articolo 23-ter, comma 1, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, e successive modificazioni, è fissato al 31 Gennaio 2016. Tutte le acquisizioni di lavori, beni e servizi, avviate dai Comuni non capoluogo di Provincia a decorrere dal 1 novembre 2015 e fino al 31 dicembre 2015, in deroga agli obblighi di cui al comma 3bis dell’articolo 33 del decreto legislativo n. 163/2006 e ss.mm.ii., sono comunque fatte salve”.
L’emendamento ha tra l'altro “la finalità – spiega l'Anci - di fare salve tutte le procedure di gara avviate nel periodo che va dal 1 novembre al 31 dicembre 2015 dai Comuni non capoluogo di Provincia, che non hanno concluso il complesso processo obbligatorio di aggregazione necessario alla creazione di stazioni uniche appaltanti per l’acquisizione di lavori, beni e servizi, in vigore dal 1° novembre u.s.. E’ inoltre un emendamento indispensabile per tutti quei Comuni fino a 10.000 abitanti, nelle more dell’entrata in vigore della legge di stabilità per il 2016, che ripristina il limite dei 40.000 euro per gli acquisti cd in economia previsti dall’articolo 125 del codice dei Contratti”.
ANTINCENDIO E VERIFICHE SISMICHE SCUOLE E ASILI NIDO, PROROGARE TERMINI AL 31 DICEMBRE 2017. Tra le altre richieste dell'Associazione dei comuni, c'è la proroga dei termini per la messa a norma e per le verifiche sismiche degli edifici scolastici e degli asili nido. Un emendamento proposto dall'Anci prevede che “Il termine stabilito, riguardo all’attuazione della normativa di prevenzione degli incendi per l'edilizia scolastica, al comma 1 dall'art.10bis del decreto legge 12 settembre 2013, n. 104, è prorogato al 31 dicembre 2017 e deve intendersi riferito anche agli asili nido”. Un altro emendamento, inoltre, chiede che “Il termine, di cui all’articolo 20, comma 5, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, e successive modificazioni, in relazione all'effettuazione delle verifiche sismiche negli edifici scolastici e negli asili nido, è differito al 31 dicembre 2017”.
L'Anci spiega che “è in corso l'attivazione di importanti finanziamenti volti alla riqualificazione e alla messa in sicurezza degli edifici scolastici e degli asili nido”, e pertanto “appare opportuno allineare al periodo di pianificazione di tali interventi (2015/2017) tutti i termini in scadenza, sia quello già disposto dal comma 1 dell'art. 10 bis del D.L. 12 settembre 2013, n. 104, convertito con legge 8 novembre 2013, n. 128, per gli edifici scolastici”, nonché in relazione alle previste verifiche sismiche. “Appare opportuno estendere tale previsione anche per gli asili nido” aggiunge l'Associazione dei comuni.