Efficientamento energetico

Milleproroghe, oneri di sistema utenti non domestici spostati da componente variabile a fissa

Presentati dal M5S emendamenti al Senato per correggere la norma che rischia di affossare l’efficienza energetica e l’autoproduzione di energia per gli utenti diversi da quelli domestici

lunedì 22 febbraio 2016 - Redazione Build News

fotovoltaico_incentivi

“Dopo l’approvazione della riforma delle tariffe elettriche per gli utenti domestici da parte dell’Autorità per l’Energia, il Governo si appresta a chiedere la fiducia sul Decreto Legge Mille-Proroghe nel quale sono previste agevolazioni per gli utenti elettrici industriali. Agevolazioni condivisibili ma insensate per la forma con la quale sono state concepite”.

È quanto denuncia Italia Solare che ha deciso di scrivere al Presidente della Repubblica “per scongiurare l’ennesimo colpo di mano per affossare l’autoconsumo e l’efficienza energetica con le nuove tariffe per gli utenti industriali”.

Con l’Articolo 3 comma 2 lettera b) del D.L. 210/2015 – spiega Italia Solare - il Governo, nella formulazione originaria del DL Mille-Proroghe, aveva previsto che per i soli clienti in alta tensione la componente più significativa delle tariffe elettriche, che sono gli oneri generali di sistema, non fosse più commisurata solo al consumo di energia.

Tale norma era evidentemente del tutto inconferente al Mille-Proroghe non essendo riferita ad alcun termine da prorogare e mancava completamente dei requisiti di necessità e urgenza richiesti dall’Articolo 76 della Costituzione.

Quindi attraverso lo strumento privilegiato del Decreto Legge si era stabilito un principio strategico di politica energetica volto a penalizzare l’autoproduzione di energia elettrica e l’efficienza energetica. Infatti, nella misura in cui le componenti della tariffa non sono a consumo non vi è convenienza a consumare meno energia con interventi di efficienza o con autoproduzione di energia.

In sede di conversione il Governo non ha stralciato tale norma come avrebbe dovuto doverosamente fare, ma addirittura ne ha esteso la portata alle tariffe elettriche su tutti i livelli di tensione addirittura in mancanza di un qualsiasi effettivo contraddittorio parlamentare. Con questa norma, di fatto approvata in assenza di qualsiasi contraddittorio parlamentare, si sgancia il costo dell’elettricità rispetto al consumo di elettricità e si mina così gravemente la convenienza di interventi di efficienza energetica e di autoproduzione, che andrebbero invece incentivati”.

“Includere in un decreto legge sul quale verrà chiesta la fiducia, scelte chiave di politica energetica per le quali non vi è alcuna necessità e urgenza – dichiara Paolo Rocco Viscontini, Presidente ITALIA Solare - è una grave violazione delle prerogative del Parlamento e un assalto alla Costituzione, oltre che, nel merito, l’ennesima dimostrazione che il Governo Renzi si preoccupa solo ed esclusivamente degli interessi delle lobby dell’energia da fonte fossile continuando a penalizzare fonti rinnovabili, fotovoltaico in primis, ed efficienza energetica .”

ASSORINNOVABILI: ELIMINARE L’ARTICOLO 3, COMMA 2, LETTERA B DAL TESTO DEFINITIVO. “Se il Decreto Milleproroghe passerà così come è stato presentato in Senato, tutti gli utenti non domestici si troveranno a pagare in bolletta gli oneri di sistema - secondo valori ancora non definiti - distribuiti tra componenti fisse e componenti variabili e non più facendo prevalere le componenti variabili in base all’energia elettrica prelevata”, osserva assoRinnovabili.

La novità proposta nell’ultima versione del Milleproroghe non è un dettaglio trascurabile - commenta Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili -. Significa che prelevare tanta o poca energia dalla rete non farà più differenza, perché comunque i costi da sostenere non sarebbero più proporzionati ai consumi. Una mossa senza senso: anziché premiare le imprese che investono in impianti in autoconsumo ed efficienza energetica, il Governo le punisce! Senza contare che questa possibile novità rappresenterebbe l’ennesimo provvedimento retroattivo e fuori contesto, il decreto si occupa infatti di ben altre e più urgenti materie, confermando una strategia energetica miope per il nostro Paese.

Se il Decreto venisse approvato con questo testo, le conseguenze sarebbero molto gravi, perché significherebbe privilegiare - in maniera anacronistica - la produzione centralizzata di energia da fonte fossile a discapito della generazione distribuita da fonti rinnovabili, con impatti considerevoli sugli impianti esistenti e sul futuro.

Sarebbe un vero autogol - conclude Re Rebaudengo - che condannerebbe l’Italia ad essere sempre più inquinata, anziché più pulita. Chiediamo pertanto con urgenza che l’articolo 3, comma 2, lettera b venga eliminato dal testo definitivo del provvedimento.

GIROTTO (M5S): PRESENTATI EMENDAMENTI AL SENATO. “Da oltre un anno molte attività produttive del Paese che hanno investito in settori innovativi e ambientalisti aspettano il green act annunciato da Renzi. Nell’attesa il Presidente del Consiglio ha pensato bene di andare con l’ascia su tutti i fronti per affossare l’efficienza energetica e l’autoproduzione di energia anche per gli utenti diversi da quelli domestici”, attacca il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto.

“Le disposizioni contenute nel decreto milleproroghe modificano dal 1 gennaio 2016 la struttura delle componenti tariffarie della bolletta elettrica relative agli oneri generali di sistema elettrico applicate alla tariffa di rete per i servizi di trasmissione, distribuzione e misura ribaltando il concetto di progressività della tariffa, più consumi e più paghi, con il quale venivano scoraggiati gli sprechi di energia e incentivati gli interventi di efficientamento e risparmio”. “Una nuova tegola contro le numerose imprese che hanno investito nella produzione e nell’autoconsumo di energia in gran parte rinnovabile” – continua Girotto. “Con questo provvedimento si favoriranno i produttori e i distributori di energia elettrica da fonti fossili e conseguentemente le emissioni in atmosfera causa principale dello smog, degli effetti del cambiamento climatico e dei pericoli verso la salute dei cittadini” continua l’esponente pentastellato.

“Abbiamo sollevato in I° commissione Affari Costituzionali gli aspetti che inquadrano la norma, tra l’altro pure estranea al provvedimento in oggetto, e al novero degli elementi che un decreto legge potrebbe prendere in considerazione. Si presenta infatti del tutto incoerente col milleproroghe non essendo riferito ad alcun termine da prorogare, e manca completamente dei requisiti di necessità e urgenza richiesti dall’articolo 76 della Costituzione” – denuncia Girotto.

“Il Governo faccia marcia indietro. Eviti di dare la sponda alle lobby e si schieri con i reali settori produttivi del Paese per costruire un modello energetico decentrato, efficiente e rinnovabile. Come M5S cercheremo di ostacolare con tutti i mezzi il nuovo attacco. Abbiamo già presentato degli emendamenti per abrogare e migliorarle le disposizioni che se approvate scriveranno un’altra pagina nera nella storia di questo Paese” – conclude Girotto.

Un emendamento presentato sostituisce la lettera b) al comma 2, capoverso “3-ter” con la seguente:

«b) al fine di salvaguardare gli investimenti già effettuati nel settore dell’efficienza energetica e dell’autoconsumo elettrico, nel rispetto dei principi di gradualità e proporzionalità, a prevedere che il gettito complessivo derivante dalle componenti tariffarie relative agli oneri generali di sistema commisurate al consumo di energia in tutti i livelli di tensione non sia inferiore al 75 per cento del gettito totale delle componenti tariffarie relative agli oneri di sistema, garantendo che l’eventuale successivo decremento sia in ogni caso essere realizzato con modalità tali da mantenere la convenienza degli investimenti in autoconsumo e efficienza energetica. Le tariffe di trasmissione e distribuzione a tutti i livelli di tensione devono comprendere, comunque, una componente commisurata al consumo di energia coerentemente con i criteri e gli obiettivi stabiliti nell’Allegato XI alla Direttiva 25 ottobre 2012, n. 2012/27/UE.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Efficientamento energetico copertina articolo
Quota rinnovabili negli edifici: obblighi e proroghe

Alla luce del Milleproroghe, che ha rinviato al 2018 l’aumento dal 35%...

Dello stesso autore