In una segnalazione inviata a Governo e Parlamento, l’Autorità nazionale anticorruzione ha chiesto di apportare alcune modifiche al cd. decreto Milleproroghe, attualmente all’esame della Camera dei deputati, in materia di obblighi di trasparenza. Nello specifico, l’Anac ha chiesto di correggere “imprecisioni e incoerenze che potrebbero dar luogo a notevoli criticità e dubbi interpretativi”, formulando apposite proposte di modifica.
L’Autorità in particolare, in linea con quanto statuito dalla sentenza 20/2019 della Corte costituzionale, ha sollecitato il Legislatore a graduare gli obblighi di pubblicazione dei dati patrimoniali e reddituali in relazione al ruolo, alle responsabilità e alla carica ricoperta dai dirigenti pubblici. In base a quanto previsto dal decreto, infatti, queste informazioni saranno oggetto di comunicazione all’amministrazione di appartenenza ma non di pubblicazione online.
L’Anac ha inoltre chiesto di non sospendere la pubblicazione dei compensi dei dirigenti (come invece potrebbe lasciar intendere il testo) dal momento che sul punto la Consulta ha dichiarato la non fondatezza della questione di legittimità costituzionale.
Infine, poiché la norma attribuisce all’Autorità rilevanti poteri di regolazione e di vigilanza in materia di trasparenza, nella segnalazione viene suggerito di coinvolgere anche l’Anac nella stesura del Regolamento interministeriale che dovrà essere emanato entro il 31 dicembre 2020.