Bioedilizia

Minicogenerazione da biomasse, atteso il decreto ponte

Secondo quanto previsto nella bozza sarà garantita la continuità rispetto alle tariffe incentivanti previste dal dm 6 luglio 2012

lunedì 29 febbraio 2016 - Redazione Build News

biomasse_minicogenerazione

“Il comparto delle agroenergie è in stallo e la causa di questa situazione va ricercata nella forte incertezza normativa che frena gli investimenti”, ha dichiarato Antonio Boschetti, direttore de L’Informatore Agrario, che ha ricoperto il ruolo di moderatore al convegno che AIEL ha organizzato a Progetto Fuoco dal titolo «Minicogenerazione da biomasse: situazione e prospettive di mercato».

Una sala gremita da più di 100 persone dimostra però quanto interesse ci sia ancora nei confronti di questa tecnologia, cioè la produzione congiunta di energia elettrica e di energia termica (con potenza elettrica fino a 1 MWe) che permetterebbe alle aziende agricole virtuose di diversificare la propria attività, produrre in modo efficiente energia da fonti rinnovabili, valorizzare i sottoprodotti e integrare il reddito.

ATTESO IL DECRETO PONTE. E proprio a sostegno della redditività delle aziende agricole si è espresso, durante l’intervento di saluto, Domenico Brugnoni, presidente di AIEL: «Siamo in attesa di un decreto ponte, ma la vera sfida è dare al settore una prospettiva di lungo periodo, anche con il coinvolgimento dell’Ue, perché gli investimenti nell’innovazione e nella tecnologia hanno bisogno di poter essere proiettati e implementati nel medio-lungo periodo».

Il sistema incentivante oggi si riferisce ancora al decreto ministeriale del 6 luglio 2012, che però ha praticamente concluso il suo campo temporale di applicazione che era pari a 3 annualità, vedendo nel 2015 appena concluso l’ultimo anno di operatività.

Ai sensi del decreto legislativo 28/2011 e al fine di proseguire il percorso di crescita delle fonti rinnovabili per conseguire i nuovi obiettivi già fissati a livello comunitario per il 2030, sono necessari, quindi, nuovi decreti che prevedano l’apertura di nuove procedure di asta e registri.

La nuova «Disciplina in materia di aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia 2014-2020» prevede però una serie di condizioni a cui la normativa nazionale si deve adeguare e che rendono necessario modificare a partire dal 2017 il decreto legislativo 28/2011.

Per quanto riguarda l’anno in corso, quindi, il settore è in attesa di un cosiddetto «decreto ponte» che dia indicazioni relative ai 12 mesi del 2016 in attesa dell’adeguamento normativo previsto per il 2017. Il nuovo decreto ponte, che ha ottenuto il parere positivo della Conferenza Unificata, è attualmente all’esame dei servizi della Commissione.

SARÀ GARANTITA LA CONTINUITÀ RISPETTO ALLE TARIFFE INCENTIVANTI PREVISTE DAL DM 6 LUGLIO 2012. «Secondo quanto contenuto nella bozza del nuovo decreto attualmente disponibile – spiega Marco Mezzadri di AIEL durante il suo intervento – sarà garantita la continuità rispetto alle tariffe incentivanti previste dal dm 6 luglio 2012». Il periodo di incentivazione arriverà fino al 31 dicembre 2016 oppure 30 giorni dopo il conseguimento della soglia di spesa di 5,8 miliardi di euro (eventualità remota). «Per rassicurare il Ministero dello sviluppo economico – prosegue Mezzadri – secondo le tariffe previste dal dm 6 luglio 2012 e la cui validità è confermata ancora per un anno anche dal nuovo decreto, un piccolo impianto di minicogenerazione da 100 kWe costerebbe allo Stato in termini di incentivi circa 127.000 euro/anno».

La presentazione dettagliata dei contenuti del nuovo decreto è stata infine oggetto dell’intervento di Roberto Murano di Enama secondo il quale: «Il nuovo decreto ripercorre le orme del precedente nell’ottica di favorire le aziende agricole virtuose e mettendo in atto il meccanismo del registro che verrà aperto nel 2016 probabilmente una sola volta».

Alla tariffa incentivante si aggiunge anche l’opportunità del bonus CAR, cogenerazione ad alto rendimento, per l’utilizzo dell’energia termica dell’impianto di minicogenerazione; le modalità per l’accesso al bonus CAR sono state oggetto dell’intervento di Massimiliano Sciarrotta del Gse, Gestore dei servizi energetici: «Solo una reale valorizzazione energetica del calore prodotto dall’impianto consente l’ottenimento di valori significativi del bonus».

Le conclusioni della lunga sessione tecnico-normativa della mattina sono state tenute dall’onorevole Giuseppe Castiglione, sottosegretario al Ministero dell’agricoltura con delega alle agroenergie: «Sul decreto ponte per la minicogenerazione da biomassa il Ministero ha dato l’ok, ma per noi è prioritario lavorare al decreto del 2017 per avere un’unica strategia futura. Oggi vedere qui un così nutrito pubblico, mi dimostra il grande interesse che c’è verso questo comparto. In futuro possiamo essere interlocutori credibili nella questione aperta in sede Ue sulla cumulabilità degli incentivi tra Piani di Sviluppo Rurale e tariffa incentivante, altrimenti si vanifica il nostro lavoro di questi ultimi mesi e rischiamo di non sfruttare al 100% tutte le risorse disponibili. E il sostegno a questa tecnologia dimostra come nel Mipaaf ci sia la volontà di essere un Ministero anche forestale: finalmente è stato aperto un Tavolo tecnico sulla politica forestale che ridefinirà le strategie per il futuro».

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