Il Dipartimento Unità Efficienza Energetica di ENEA ha rappresentato l’Italia nella riunione plenaria della Concerted-Action on Energy performance of buildings directive (CA-EPBD), progetto finanziato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di aprire un confronto tra gli Stati membri sulle buone pratiche relative all’applicazione della Direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia (Dir. 2018/844/UE).
L’incontro si è svolto ad Atene dopo uno stop di due anni causato dalla pandemia da Covid-19 ed ha visto come temi chiave: gli Attestati di Prestazione Energetica, l’attuazione delle strategie di riqualificazione del parco immobiliare, lo sviluppo degli edifici a energia quasi zero (NZEB), l’ampliamento delle infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici, l’applicazione dello Smart Readness Indicator e le opportunità di finanziamento disponibili grazie al piano Next Generation UE.
Una sessione è stata dedicata alle campagne di informazione e formazione promosse per diffondere un cambiamento comportamentale da conseguire attraverso l’attuazione di buone pratiche di risparmio energetico nelle abitazioni da parte cittadini. Si tratta di un elemento fondamentale per massimizzare i benefici della realizzazione delle misure di efficienza energetica degli edifici, ma uno degli aspetti più critici a riguardo è la valutazione della loro efficacia in termini di risparmi energetici.
L’Italia, grazie anche al contributo di ENEA, è uno dei pochi paesi europei ad aver realizzato una metodologia coerente con quanto prescritto dalla Direttiva Efficienza Energetica (Dir. 2012/27/UE) per valutare i risparmi energetici derivanti all’attuazione del Programma Nazionale Informazione e Formazione (PIF) che, tra il 2015 e il 2020, ha consentito di risparmiare oltre 400 ktep. La campagna, promossa e finanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata dall’ENEA, si è articolata su diverse linee di attività (campagna televisiva, road show nelle maggiori città italiane, mese dell’efficienza energetica, campagna social media) e, grazie al coinvolgimento dei cittadini nell’implementazione di buone pratiche, ha contribuito al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico fissati per il 2020.
In vista degli obiettivi che l’Italia si pone al 2030 in termini di decarbonizzazione del sistema energetico e del fatto che il parco immobiliare è chiamato a contribuire per un terzo alla riduzione delle emissioni di CO2 è ai nastri di partenza una nuova edizione della campagna che ha ottenuto il via libera da parte del Ministero per la Transizione Ecologica con l’obiettivo di rendere i cittadini protagonisti del cambiamento.