La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha firmato ieri il decreto che stanzia 10 milioni di euro per il rafforzamento degli Istituti tecnici superiori (ITS) 4.0, quelli destinati a formare le professionalità del futuro, legate all’innovazione tecnologica e organizzativa.
Il finanziamento, previsto dall’ultima legge di bilancio, mette gli ITS 4.0 al centro di un vero e proprio piano di sviluppo, in coerenza con il Piano nazionale Impresa 4.0, che porterà ad un incremento dei corsi dedicati alla formazione di competenze altamente specializzate e molto ricercate. Le risorse saranno distribuite agli ITS che sono stati destinatari di fondi premiali a seguito delle valutazioni di qualità effettuate nel 2017 e nel 2018 e consentiranno, anche grazie all’accordo raggiunto a tal riguardo con le Regioni, di avviare ai nuovi percorsi 2.000 studentesse e studenti in più.
Il decreto firmato oggi non stanzia solo importanti risorse, ma scrive una pagina che guarda al futuro del nostro Paese – ha dichiarato la Ministra Valeria Fedeli -. Gli ITS, con l’alto tasso di occupabilità dei propri iscritti e la qualità dei percorsi offerti, hanno dimostrato di essere un pezzo importante del nostro sistema di formazione. Un segmento sul quale il governo uscente ha continuato a investire con decisione, puntando sulla qualità. Grazie ai fondi per il potenziamento del segmento 4.0, gli ITS potranno davvero giocare un ruolo centrale nella formazione di competenze che guardano al futuro e di cui ci sarà sempre più bisogno nel mercato globale. Stiamo offrendo alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi strumenti e percorsi che consentiranno loro di non subire i cambiamenti, ma di poterli governare. Di esserne protagonisti.
Cinque anni fa, quando abbiamo iniziato, il post diploma quasi non esisteva, adesso è una realtà che offre ai ragazzi immense opportunità – ha aggiunto il Sottosegretario Gabriele Toccafondi -. Sono i risultati riscontrati in questo percorso che ci hanno portato ad investire ancora sul settore e sulle competenze per l’industria 4.0. Per proseguire su questi ottimi risultati è doveroso non tornare indietro, non togliere le risorse destinate, casomai aumentarle ancora e chiedere al sistema aziendale e produttivo quali saranno le figure richieste. Abbiamo pensato ai nostri giovani, abbiamo pensato alle nostre imprese, per loro abbiamo avuto il coraggio di andare avanti e finalmente oggi con soddisfazione possiamo dire: questa è una vittoria del Paese.