La III Commissione del Consiglio regionale del Molise ha approvato all’unanimità la proposta di legge 81 recante “Disposizioni modificative della legge regionale 11 dicembre 2009, n. 30 (Intervento regionale straordinario volto a rilanciare il settore edilizio, a promuovere le tecniche di bioedilizia e l’utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili, nonché a sostenere l’edilizia sociale da destinare alle categorie svantaggiate e l’edilizia scolastica)”.
“Il perno attorno a cui ruota l’intera legge – ha sottolineato il presidente della terza Commissione, Salvatore Ciocca – è la salvaguardia del patrimonio esistente. Il nostro primo pensiero è stato quello di recuperare l’esistente prima ancora di urbanizzare nuove aree dove acqua, luce e gas non ci sono ancora. Beneficeranno delle agevolazioni i proprietari di case in aree a rischio frana che potranno edificare in una zona sicura dopo aver demolito gli immobili siti in area ad alta pericolosità idraulica ed idrogeologica con ricostruzione degli stessi in zone idonee”.
Sono previsti, ha spiegato Ciocca, anche “vantaggi per chi migliora le classi energetiche, pensiamo a un vecchio palazzo che passa in classe A. E chiaramente non potevamo ignorare l’aspetto sismico. Anche in questo caso diventerà vantaggioso costruire col Piano casa che però, voglio sia chiaro, è una misura straordinaria a cui accede chi ha ultimato i lavori entro il 31 maggio 2014 (i tempi sono stati rimodulati proprio per il ritardo con cui è arrivato il parere del Cal)”.