ISPRA e il Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (SNPA) hanno avviato un’iniziativa sperimentale riservata agli operatori di Comuni e Osservatori delle Regioni e Province autonome per la condivisione dei dati preliminari derivanti dall’attività di monitoraggio del consumo di suolo, al fine di rendere il processo sempre più efficace e partecipato.
Applicazione web
A tale scopo è stata sviluppata un'applicazione web che permette l’accesso e la consultazione della cartografia preliminare del consumo di suolo annuale rilevato per il 2022, consentendo di introdurre osservazioni o segnalare eventuali cambiamenti omessi dal monitoraggio.
L’iniziativa punta a valorizzare la conoscenza del territorio degli enti locali, per garantire la produzione di dati sempre più affidabili e condivisi.
Consultazione fino al 28 luglio 2023
L’attività di consultazione dei dati è aperta previa registrazione con indirizzo mail istituzionale tramite il sito http://datipreliminari.isprambiente.it/ e si protrarrà fino al 28 luglio 2023.
Per ulteriori informazioni si può far riferimento all’indirizzo datipreliminari@isprambiente.it.
Istituito il Fondo da 160 milioni per il contrasto del consumo di suolo
In tema di consumo di suolo, ricordiamo che la Legge di Bilancio 2023 (Legge 197/2022) ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il Fondo per il contrasto del consumo di suolo, con la dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2023, di 20 milioni di euro per l’anno 2024, di 30 milioni di euro per l’anno 2025 e di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027. L'obiettivo è consentire la programmazione e il finanziamento di interventi per la rinaturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado in ambito urbano e periurbano.
Con decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono definiti i criteri per il riparto del Fondo a favore delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, le modalità di monitoraggio attraverso i sistemi informativi del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e quelli a essi collegati e le modalità di revoca delle risorse.