Ultime notizie

Moratoria della Sardegna sulle rinnovabili, presentata una denuncia alla Commissione europea

In merito alla legge sarda n. 5/2024, impugnata dal Governo, Elettricità Futura ha presentato una denuncia alla Commissione Ue per sollecitare l’avvio di una procedura di infrazione. Secondo l'Associazione, il divieto di realizzare nuovi impianti eolici e fotovoltaici fino a 18 mesi contrasta con il quadro giuridico europeo

martedì 27 agosto 2024 - Redazione Build News

Energie_rinnovabili-1024x777

Nella riunione del 7 agosto scorso, il Consiglio dei ministri ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte costituzionale una norma contenuta nella legge regionale 3 luglio 2024, n. 5 della Sardegna recante “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali”, che introduce una moratoria di 18 mesi sui progetti di impianti eolici e fotovoltaici e accumulo.

Denuncia alla Commissione europea

In merito a tale legge sarda, Elettricità Futura ha presentato una denuncia alla Commissione europea per sollecitare l’avvio di una procedura di infrazione.

“Bene che anche il Governo proceda con l’impugnazione della moratoria sulle rinnovabili approvata dalla Regione Sardegna il 2 luglio 2024, un’azione che Elettricità Futura aveva richiesto, già lo scorso 10 luglio, dati gli evidenti profili di illegittimità costituzionale e di netto contrasto con l’ordinamento nazionale ed europeo”, ha commentato l'Associazione l'8 agosto scorso.

Nella denuncia di Elettricità Futura alla Commissione europea viene illustrato come la moratoria sia in insanabile contrasto con l’intero quadro giuridico europeo in materia di produzione di energia rinnovabile.

In particolare, secondo l'Associazione la moratoria è in netto contrasto con il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (articoli 4, 49, 56 e 194), con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (articolo 16) e con la Direttiva UE 2018/2001 (“Direttiva RED”, articoli 15, 16 ter e 16 septies) che prevede l’obbligo per gli Stati membri di attuare il principio della prevalenza dell’interesse alla realizzazione e all’esercizio di impianti rinnovabili rispetto a interessi concorrenti sino al raggiungimento della neutralità climatica. Si tratta di un principio di Diritto comunitario per il quale una norma di uno Stato membro adottata in violazione di esso – come è la moratoria della Sardegna – dovrebbe indurre le Amministrazioni, tra cui il MASE, e i Giudici a disapplicarla.

“Se già nel complesso il nostro Paese non è certo vicino alla neutralità climatica”, dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente Elettricità Futura, “lo è ancora meno la Sardegna, che oggi soddisfa i suoi fabbisogni elettrici per oltre il 70% con fonti fossili, tra cui il carbone, uno dei combustibili più inquinanti e climalteranti a cui dovrà dire addio entro il 2028 proprio grazie agli impianti rinnovabili e ai sistemi di accumulo di cui oggi vieta lo sviluppo.

L’impugnazione della moratoria sarda da parte del Governo è un segnale a tutte le Regioni, tenute ad emanare le leggi attuative del DM Aree Idonee. Auspico che le Regioni vi leggano una chiamata alla responsabilità e lavorino per sviluppare i nuovi impianti rinnovabili necessari a raggiungere i target regionali fissati dal DM Aree Idonee. Nel caso della Sardegna, l’obiettivo è installare oltre 6 GW aggiuntivi al 2030 (rispetto a quanto installato al 31 dicembre 2020): per raggiungerlo dovrebbe installare 1 GW all’anno, quando invece negli ultimi anni ne ha installato circa 0,2 GW all’anno. Cioè dovrebbe fare 5 volte di più all’anno, anziché bloccare tutto.

Abbiamo ritenuto opportuno denunciare la moratoria alla Commissione europea, in primis, perché contrasta con l’ordinamento europeo, ma anche per mandare un messaggio chiaro e di portata più ampia: l’Italia è tenuta ad attuare le Direttive europee, RED II e RED III, emanando provvedimenti con esse coerenti.

Duole constatare che non solo la moratoria della Sardegna, ma anche gli ultimi provvedimenti del Governo, come il DL Agricoltura, il DM Aree Idonee e il D.lgs sui regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili (da alcuni chiamato Testo Unico delle rinnovabili), sono in contrasto con la normativa europea e rendono impossibile il raggiungimento del target rinnovabili 2030. “Il Pianeta è sull’orlo del baratro”, anche secondo l’allarme appena ribadito dall’ONU. È incredibile l’ostinazione del nostro Paese nel frenare la transizione energetica”.

Il nuovo quadro normativo moltiplica l'incertezza e favorisce gli stop regionali

Secondo Elettricità Futura, il nuovo quadro normativo che si sta definendo in Italia “moltiplica gli elementi di incertezza e le occasioni in cui le Regioni e le Soprintendenze hanno facoltà di bloccare gli impianti rinnovabili. È un grave passo indietro rispetto alla riforma del settore realizzata dal D.lgs. n. 199/2021 (il decreto attuativo della RED II) che aveva assicurato criteri chiari d’individuazione delle aree idonee e la semplificazione delle procedure autorizzative, che ci allontana anche dal raggiungimento degli obiettivi del PNRR, tra cui la semplificazione delle autorizzazioni e un quadro giuridico per favorire le rinnovabili (relativi alla riforma di cui alla M2C2-6).

Elettricità Futura farà valere, in ogni possibile sede, la necessità che l’Italia e le sue Regioni rispettino pienamente le norme europee, un dovere e una condizione indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili e di riduzione delle emissioni di anidride carbonica”.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore


Prodotti
Arriva il restyling della caldaia Modustar II

Paradigma Italia annuncia il restyling della caldaia Modustar II, che si mostra...

Tecnologie innovative
Il nuovo comento a base di riso

RiceCyclingWall è un nuovo sistema costruttivo che deriva dagli scarti del riso...

Sponsorizzato
Murelle Revolution: l’ibrido compatto senza unità esterna

Murelle Revolution è la pompa di calore “tutto in uno” facile da...