di Franco Metta
Una delle misure introdotte lo scorso anno con il D.L. Liquidità, che ha permesso a molte imprese di restare a galla nell’anno della pandemia, è la moratoria sui prestiti concessi dalle banche, anche con garanzia statale. Il provvedimento ha una scadenza naturale prevista per il prossimo 30 giugno.
Visto il perdurare della crisi almeno per la prima parte dell’anno il governo ha intenzione di prorogare il provvedimento fino al 31 dicembre. La decisione sarà contenuta nel prossimo decreto Sostegni bis, che per l’occasione verrà ribattezzato Imprese, lavoro e professioni.
Proroga solo per la quota capitale?
Stando alle ipotesi circolanti ci sono però alcune differenze rispetto all’impianto originario: la proroga riguarderà solo la quota capitale, pertanto verosimilmente dovrà riprendere il pagamento almeno degli interessi.
Non sarà necessario procedere con una nuova domanda, ma sarà sufficiente inviare alla banca una semplice comunicazione anche via email perché viene mantenuta in vigore la procedura semplificata prevista del Decreto Liquidità. Fondamentale però è fare arrivare la comunicazione entro il 15 giugno. Passato questo termine la moratoria sarà considerata terminata.
Un’altra differenza riguarda coloro che hanno contratto prestiti garantiti dallo Stato. La copertura statale passerà dal 90% al 60%. Eccezione per i prestiti sotto i 30 mila euro che dal 1° luglio saranno garantiti al 90% invece che al 100%. Riduzioni queste sollecitate da Bruxelles per mandare un segnale di minore aiuto pubblico.