di Franco Metta
Il confronto tra Commissione europea e autorità italiane sulla proroga della durata dei prestiti oltre i 30 mila euro garantiti dallo Stato va avanti. Se da un lato la Commissione ha dato il via libera alla proroga della moratoria per i prestiti (solo la quota capitale) in corso fino al 31 dicembre – anche se, a differenza di quanto avvenuto finora, le banche potranno procedere caso per caso a una differente riclassificazione del credito e quindi a una sua revisione – dall’altro non si scioglie ancora il nodo sull’altra delle novità prevista dal D.L. Sostegni, ovvero il prolungamento della durata dei prestiti da 6 a 10 anni, anche per i prestiti oltre i 30 mila euro.
Sebbene la soglia dei 10 anni sia prevista dalle misure del temporary framework, la Commissione sarebbe orientata a limitare la durata fino a 8 anni. E inoltre sarebbe intenzionata a concedere per i nuovi prestiti una garanzia statale inferiore, all’80%, per i nuovi prestiti chiesti dopo il 30 giugno. Il principio che vorrebbe applicare Bruxelles è che a una maggiore durata del prestito dovrebbe corrispondere una minore copertura statale.
Al 4 giugno le moratorie attive sui prestiti riguardano circa 136 miliardi di euro, pari a circa il 49% delle moratorie concesse da marzo 2020. Quasi 2,2 milioni invece le domande presentate al Fondo Pmi per un totale di circa 176,5 miliardi.