Da 160 anni l’ascensore è sempre rimasto lo stesso. Solo nel 2003 si sono viste due cabine nello stesso vano corsa. Oggi il sistema cambia completamente, aprendo anche nuove possibilità per la mobilità all’interno degli edifici e nuove forme di progettazione degli stessi consentendo anche una mobilità orizzontale della stessa cabina. E togliendo limite alle altezze. Scompare la fune e arriva una sistema a levitazione con magneti. Questa sfida è stata raccolta da ThyssenKrupp per rispondere alla richiesta pressante delle megacities che crescono più velocemente, in largo e in alto, delle vecchie città europee.
Binari magnetici per movimento verticale ed orizzontale
Gli elevatori oggi sono diventati il collo di bottiglia dell’industria delle costruzioni. Più persone negli edifici, più altezza, significano più ascensori, quindi più spazio occupato. La soluzione non è neanche aumentare la velocità a 12m/s, perché se le tappe intermedie aumentano, non si risolve il problema. Molti edifici che hanno avuto ascensori con velocità progettuali fino a 12 m/s hanno poi dovuto ridurle, per i costi di manutenzione e per evitare lo stress de frenata agli utenti. Serviva un cambio di paradigma.
La risposta è un sistema in movimento continuo con molteplici cabine, messo per la prima volta oggi in funzione all'Innovation Center di ThyssenKrupp a Gijón (Spagna) in scala 1:3. Questo primo modello, con due alberi di 10 metri e quattro cabine, applica la tecnologia del motore lineare basato sulla levitazione magnetica Transrapid. Questa ultima innovazione segue il sistema ACCEL, sistema di trasporto orizzontale unico di elevate capacità e velocità per i tragitti brevi.
Come promesso dodici mesi fa - commenta Andreas Schierenbeck, Amministratore Delegato di ThyssenKrupp Elevator - oggi vi presentiamo il primo modello del nostro sistema di ascensori. Questa tecnologia di trasporto sarà la nostra risposta alle sfide di domani come la continua evoluzione della costruzione di edifici; inoltre speriamo possa essere d'aiuto per adeguare i sistemi di sollevamento e rispondere meglio alle esigenze degli edifici e agli elevati volumi di passeggeri.
COME FUNZIONA. Simile al funzionamento della rete metropolitana, il nuovo ascensore MULTI è progettato per far viaggiare in loop (velocità massima di 5m/s) più cabine all’interno del medesimo vano, raddoppiando la capacità di trasporto e dimezzando il consumo energetico dell’edificio. Grazie alla totale assenza di funi, un sistema di frenata graduale e la trasmissione di energia direttamente dal vano corsa, l'ascensore può essere installato in vani molto più compatti rispetto agli impianti tradizionali. Il sistema infatti richiede alberi più piccoli rispetto agli ascensori convenzionali.
Cabina in scala 1:3 con meccanismo di aggancio
Torre tortile in cui verrà installato il primo sistema MULTI a fine 2016
Tutto questo si traduce, secondo l'azienda, in un incremento di oltre il 25% delle aree sfruttabili dell’edificio, in una notevole riduzione dei costi di costruzione e in un aumento della profittabilità di ogni edificio che potrà contare su maggiore spazio per le unità abitative.
L'ascensore, inoltre, rappresenta una possibilità anche per i progettisti e il loro estro: non saranno infatti più vincolati nella progettazione alle forme standard degli ascensori e potranno così "sbizzarrirsi" nella realizzazione dei loro progetti, cambiando così anche il modo di costriure gli edifici.
SICUREZZA. MULTI adotta lo stesso sistema di controllo e sicurezza del TWIN (ThyssenKrupp) attraverso l’impiego di materiali ultraleggeri per porte e cabine, a beneficio di una riduzione di peso del 50% rispetto ad un ascensore standard e attraverso l’utilizzo di un motore lineare capace di far muovere la cabina sia orizzontalmente sia verticalmente.
Per salirci sopra però occorrerà attendere un anno, quando la Torre tortile di Rottweill sarà terminata. L'appuntamento è a fine 2016 in Germania.
Prototipo in scala del sitema Multi installato presso il centro ricerca di Gijón